Tempeh: il segreto per una dieta ricca di proteine

Il tempeh rappresenta un’alternativa nutriente e leggera alle fonti proteiche tradizionali, come la carne rossa. Questo superfood, ricco di proteine, è un alimento fermentato che offre numerosi benefici per la salute. Si analizzerà come il tempeh possa arricchire la dieta di ciascuno, indipendentemente dalle preferenze alimentari.

Le origini del tempeh

Il tempeh è un alimento dal sapore intenso e dal caratteristico gusto umami, ottenuto tramite la fermentazione dei fagioli di soia. Questo processo avviene grazie al fungo Rhizopus oligosporus, che trasforma i fagioli di soia gialla in panetti compatti, tradizionalmente avvolti in foglie di banano. Originario dell’Indonesia, il tempeh è parte della cultura alimentare locale da secoli, come attestato nel manoscritto Serat Centhini, redatto nel 1815. Oggi, il tempeh è ampiamente consumato in tutto il Paese, in particolare nell’isola di Giava, dove viene prodotto in grandi quantità.

Negli ultimi anni, il tempeh ha guadagnato popolarità anche nei mercati occidentali, con diverse varianti preparate con altri legumi, come ceci, piselli o lupini. Non è solo un alimento alternativo alla carne, ma un vero e proprio concentrato di nutrienti.

Tempeh vs Tofu: chi vince la battaglia?

La scelta tra tempeh e tofu è spesso oggetto di dibattito tra chi segue una dieta vegetariana. Le differenze principali risiedono nel sapore e nel profilo nutrizionale. Il tempeh presenta un gusto più robusto e un profilo nutrizionale decisamente superiore, contenendo tutti gli aminoacidi essenziali e più proteine rispetto al tofu. Quest’ultimo, tuttavia, offre una maggiore versatilità in cucina, potendo adattarsi a diverse ricette.

I valori nutrizionali indicano chiaramente che il tempeh è più nutriente e ricco di fibre, mentre il tofu è più leggero e delicato. La scelta finale dipende dai gusti personali e dalle preparazioni culinarie desiderate.

Come preparare il tempeh a casa

Preparare il tempeh in casa può sembrare complesso, ma il risultato finale ripaga ampiamente lo sforzo. Di seguito è proposta una ricetta base per realizzare circa 500 grammi di tempeh:

Ingredienti:

• Fagioli di soia gialla
• Tempeh starter (se non si prepara in casa)
• Aceto di mele

Preparazione:

Iniziare sciacquando bene i fagioli di soia e mettendoli in ammollo per 12 ore. Una volta scolati, rimuovere le bucce. Bollire i fagioli decorticati per circa 30 minuti, fino a quando sono cotti ma ancora sodi. Asciugare bene e trasferire in una ciotola, aggiungendo l’aceto di mele e lo starter. Mescolare accuratamente.

Distribuire i fagioli in sacchetti ermetici, praticando piccoli fori per consentire la circolazione dell’aria e compattare. Infine, posizionare i sacchetti nell’essiccatore a temperatura controllata e lasciare fermentare per 24-36 ore. Dopo questo periodo, si dovrebbe notare una sottile muffa bianca sulla superficie dei panetti. Conservare il tempeh in frigorifero e consumarlo entro 5 giorni.

Il tempeh è un alimento dal sapore intenso e dal caratteristico gusto umami, ottenuto tramite la fermentazione dei fagioli di soia. Questo processo avviene grazie al fungo Rhizopus oligosporus, che trasforma i fagioli di soia gialla in panetti compatti, tradizionalmente avvolti in foglie di banano. Originario dell’Indonesia, il tempeh è parte della cultura alimentare locale da secoli, come attestato nel manoscritto Serat Centhini, redatto nel 1815. Oggi, il tempeh è ampiamente consumato in tutto il Paese, in particolare nell’isola di Giava, dove viene prodotto in grandi quantità.0

Il tempeh è un alimento dal sapore intenso e dal caratteristico gusto umami, ottenuto tramite la fermentazione dei fagioli di soia. Questo processo avviene grazie al fungo Rhizopus oligosporus, che trasforma i fagioli di soia gialla in panetti compatti, tradizionalmente avvolti in foglie di banano. Originario dell’Indonesia, il tempeh è parte della cultura alimentare locale da secoli, come attestato nel manoscritto Serat Centhini, redatto nel 1815. Oggi, il tempeh è ampiamente consumato in tutto il Paese, in particolare nell’isola di Giava, dove viene prodotto in grandi quantità.1