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La Settimana della Moda di Riyadh ha recentemente concluso la sua terza edizione, un evento che segna un’importante tappa per l’Arabia Saudita nel panorama della moda globale. In un contesto di crescente ambizione, il marchio britannico Stella McCartney ha avuto l’onore di chiudere sei giorni di sfilate che hanno messo in luce principalmente i talenti locali.
Durante questa manifestazione, Stella McCartney ha presentato per la prima volta le sue creazioni in Medio Oriente, portando in passerella una selezione di capi delle collezioni Primavera-Estate 2026 e Autunno-Inverno 2025. La stilista è nota per il suo impegno verso l’uso di materiali sostenibili, e ha introdotto innovazioni come lo Yatay M, un’alternativa vegana alle pelli esotiche, e le paillettes vegetali Sequinova, un vero e proprio debutto mondiale.
La settimana ha visto anche la partecipazione di diversi marchi locali, creando un dialogo tra la tradizione e la modernità. La Commissione della Moda Saudita, che coordina l’evento, ha lavorato per portare il dinamismo del settore moda nel regno, proponendo un mix di stilisti internazionali e locali. Questo approccio mira a valorizzare la creatività presente in Arabia Saudita e a promuovere una nuova immagine del Paese.
Una delle caratteristiche distintive di questa edizione è stata l’ubicazione. Le sfilate si sono svolte nel cuore della città, con il King Abdullah Financial District come sfondo. La torre del Kingdom Center, con la sua iconica forma, ha proiettato video delle sfilate, creando un’atmosfera di grande impatto visivo. Questo tipo di presentazione è un segno tangibile della volontà della capitale saudita di posizionarsi come un hub della moda a livello internazionale.
La presenza di stilisti come Stella McCartney ha rappresentato un forte messaggio di sostenibilità, un aspetto sempre più centrale nel settore della moda. Gli outfit presentati hanno integrato materiali come la viscosa responsabile e la seta rigenerata, evidenziando come l’industria possa evolversi in modo responsabile. La Commissione della Moda Saudita ha inoltre sottolineato l’importanza di un mercato locale forte, capace di attrarre l’attenzione anche di acquirenti e stampa internazionale.
Un aspetto interessante di questa settimana della moda è stata la fusione di influenze tradizionali e contemporanee. Marchi come Adnan Akbar e Ashwaq Almarshad hanno mostrato creazioni che reinterpretano la moda saudita, utilizzando tessuti e motivi tradizionali in chiave moderna. Questo dialogo tra passato e presente è fondamentale per il futuro della moda nel regno, dove l’interpretazione creativa della cultura locale può attrarre un pubblico più ampio.
Inoltre, l’evento ha permesso di mettere in luce la diversità del panorama moda, con proposte che spaziano dall’alta moda al prêt-à-porter, fino al streetwear. Ogni sfilata ha rappresentato un’opportunità per i designer emergenti di farsi conoscere e per il pubblico di apprezzare il talento locale.
L’Arabia Saudita, con la sua Vision 2030, sta puntando a diversificare la propria economia, puntando su settori come la moda e il lusso. Questo approccio strategico intende sviluppare il turismo e attrarre investimenti esteri, rendendo la moda un pilastro di questa nuova era. Con una popolazione giovane e dinamica, il potenziale di crescita è enorme, e l’industria della moda gioca un ruolo cruciale in questo contesto.
Per la Commissione della Moda Saudita, la sfida sarà ora quella di sostenere i marchi locali nel loro percorso di crescita, garantendo che le loro creazioni parlino al cuore dei consumatori sauditi. Con il supporto di fondi d’investimento e collaborazioni strategiche, si punta a costruire un ecosistema moda che possa prosperare e competere a livello globale.
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