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Immaginare di trovarsi a pochi passi dalla soffitta di Anne Frank offre uno spunto per riflettere su un’altra giovane donna, Etty Hillesum. A soli 27 anni, Etty inizia a scrivere le sue riflessioni su un mondo in crisi. Le sue emozioni, paure e sogni si trasformano in un diario che diventa un testamento della sua esistenza. Ma chi era veramente Etty e quale messaggio ha lasciato prima di essere strappata via dalla guerra?
Etty Hillesum nasce nel 1914 in Olanda. Prima dell’occupazione nazista, la sua vita appare normale. Laureata in giurisprudenza e amante della letteratura, Etty legge grandi romanzi russi e opere di Rilke. Tuttavia, la sua vita cambia radicalmente quando si innamora di Hendrick Wegerif, un uomo più grande di lei. In questo periodo, la scrittura diventa un rifugio, un modo per esplorare le sue emozioni in un mondo sempre più ostile.
Malgrado la crescente repressione, Etty non si lascia sopraffare dalla paura. Le sue parole trasmettono una profonda sete di vita, amore e bellezza. Annotando nel suo diario, scrive: «Io voglio qualcosa e non so che cosa». Questa irrequietezza la spinge a esplorare la sua spiritualità, trovando nel cristianesimo un nuovo significato per la sua esistenza.
Per comprendere le sue ansie, Etty si rivolge a Julius Spier, uno psicochirologo che diventa il suo terapeuta e un amore inaspettato. Spier, con la sua sensibilità e approccio unico, la incoraggia a scrivere e scoprire la sua vera vocazione. Etty si innamora di lui, ma questa relazione la guida verso una profonda introspezione. «Mi ha presa per mano e mi ha detto: ecco, devi vivere così», annota nel suo diario, evidenziando il potere trasformativo dell’amore e della fede.
Il suo amore si evolve in una forma di amore universale, portandola a riflettere sulla vita e sulla morte in modi che pochi riescono a fare. La scrittura diventa un atto di resistenza contro l’oscurità, un faro di speranza in un mare di disperazione.
Nel settembre del 1943, Etty viene deportata ad Auschwitz, portando con sé solo la Bibbia e un dizionario di russo. Prima di salire sul treno, lascia una cartolina con un messaggio toccante: «Abbiamo lasciato il campo cantando. Addio. Etty». Questa frase racchiude la sua essenza: una giovane donna che, nonostante tutto, trova la forza di affrontare l’ignoto con dignità e coraggio.
La sua vita si spegne tragicamente a soli 29 anni, ma il suo messaggio continua a vivere attraverso i diari. Questi scritti non sono solo un resoconto della sua vita, ma una testimonianza di resilienza e ricerca spirituale che trascende il tempo. In un’epoca in cui il male sembrava avere il sopravvento, Etty ha scelto di non cedere all’oscurità, ma di illuminare la sua esistenza attraverso le parole.
Recentemente, la sua storia è stata portata sullo schermo in una serie tv che promette di rivelare la profondità del suo spirito. Etty Hillesum rimane una figura ispiratrice, una voce che continua a risuonare e invita a riflettere sul significato della vita, dell’amore e della fede.
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