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La prestigiosa maison Louis Vuitton ha dato il via alla Paris Fashion Week di settembre con un evento che ha catturato l’attenzione di tutti gli appassionati di moda. La sfilata si è tenuta in un luogo d’eccezione: l’appartamento reale di Anna d’Austria al Louvre, un contesto che ha aggiunto un’aura di regalità all’intera esperienza.
Questa dimora neoclassica, splendidamente decorata e affacciata sulla Senna, ha fornito lo sfondo ideale per la presentazione della collezione Primavera-Estate. Il direttore artistico Nicolas Ghesquière, in collaborazione con la scenografa Marie-Anne Derville, ha ricreato un ambiente che mescola il gusto francese del XVIII secolo con elementi contemporanei, rendendo la sfilata un evento memorabile.
Ghesquière ha espresso il desiderio di trasmettere la sensazione di essere a casa, affermando che oggi è possibile essere eleganti anche nei propri spazi domestici. ‘Non si tratta solo di indossare abiti comodi’, ha dichiarato durante un’intervista successiva alla sfilata. La collezione ha brillato per la sua ecletticità, con capi che spaziano da top giocosi a dettagli arazzo, fino a scarpe ornate come tappeti e seta trattata con una tecnica del XVIII secolo che simula la pelle animale.
Pur non richiamando esplicitamente il guardaroba di Anna d’Austria, gli abiti presentati hanno evocato un’atmosfera da cortigiana moderna. Tra i pezzi chiave della collezione si trovano leggings simili a pantaloni alla zuava, camicie con colli aristocratici alti, abiti da damigella in pizzo e un maestoso cappotto in raso scarlatto. Gli abiti da sera, con spalle scoperte e dettagli damascati, hanno contribuito a creare un’atmosfera affascinante, mentre canotte a motivi paisley richiamavano scenari esotici.
Un aspetto notevole della sfilata è stata la presenza di accessori unici, come mitre da doge e turbanti da pascià, che hanno accentuato ulteriormente il tema di multiculturalità della collezione. In linea con il suo stile distintivo, Ghesquière ha anche integrato capi sportivi futuristici, come pantaloni palazzo tecnici e sneakers ad alte prestazioni, suggerendo una visione moderna del lusso.
Il designer ha attinto ai colori e ai materiali dell’appartamento di Anna, con il pavimento in marmo rosa e affreschi storici che hanno fornito un palcoscenico straordinario per la sfilata. Nonostante Ghesquière abbia affermato che non ha preso spunto diretto dal guardaroba della regina, è impossibile non notare le somiglianze con il famoso ritratto di Anna realizzato da Rubens, in cui la sovrana indossa un abito di seta trasparente con un colletto arricciato.
La collezione ha saputo colpire per la sua raffinatezza senza risultare opprimente, presentando abiti aderenti perfettamente drappeggiati e tagli sartoriali eleganti. La creatività di Ghesquière è indiscutibile, e la sua capacità di cogliere il momento storico del settore moda, segnato da un ritorno alla sofisticatezza, è stata evidente in questa sfilata.
La sfilata ha visto la partecipazione di figure di spicco dell’industria, da dirigenti di LVMH a celebrità come Jennifer Connelly ed Emma Stone. L’evento è diventato un vero e proprio viaggio stilistico, esplorando nuovi territori estetici attraverso una colonna sonora suggestiva. L’attrice Cate Blanchett ha prestato la sua voce per recitare il testo di ‘This Must Be the Place’ dei Talking Heads, accompagnata da una composizione originale di Tanguy Destable. Il messaggio di Byrne, ‘Casa – È dove voglio essere’, ha risuonato perfettamente con il tema della sfilata.
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