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La recente sfilata di Chanel ha catturato l’attenzione generale, specialmente con il debutto di Matthieu Blazy come nuovo direttore creativo. L’evento, tenutosi al Grand Palais di Parigi, ha rappresentato un momento di grande significato, ricco di simbolismi che richiamano la tradizione della maison.
La fase di anticipazione è stata caratterizzata da un intrigante gioco di numerologia, in particolare il numero quattro, che evoca stabilità e connessione con gli elementi. Attraverso quattro immagini in bianco e nero, scattate dal famoso fotografo David Bailey, Chanel ha rivelato il suo percorso verso il futuro, invitando gli spettatori a esplorare nuove possibilità.
Il tema della sfilata ha preso avvio con un completo maschile, richiamando lo stile iconico di Gabrielle Chanel, che spesso si ispirava ai guardaroba dei suoi partner, come Boy Capel. Questo elemento ha dato il via a una collezione che mescola il classico con l’innovativo, creando un dialogo tra passato e presente.
Le immagini su Instagram hanno presentato un look in black & white, suggerendo un dress code elegante per gli ospiti. Tra gli elementi distintivi figurava una camicia bianca, simbolo del mito creato da Chanel, accompagnata da una custodia decorata con il logo a doppia C. Questa camicia, reinterpretata per il guardaroba femminile, si è rivelata un capo di punta, da indossare in modo anticonformista e con un tocco audace.
La collezione ha visto anche il ritorno del famoso tweed, sebbene in una forma rinnovata. Mentre un tempo era protagonista indiscusso, ora appare in varianti più leggere e funzionali, mantenendo sempre un legame con le origini britanniche. L’uso di trame imperfette e ricami ispirati all’appartamento di Coco in Rue Cambon ha dato vita a pezzi unici e contemporanei.
Le gonne, sempre oltre il ginocchio, sono caratterizzate da spacco e vita bassa, un trend che promette di dominare la stagione. Queste creazioni, insieme ai capi in tweed, offrono una visione fresca e audace della moda femminile, rendendole perfette per ogni occasione.
La sfilata ha presentato anche una serie di accessori reinterpretati, come le famose borse Chanel. Non solo le classiche 11.12, ma anche modelli maxi in pelle, pensati per essere pratici e stilosi. Le borse si sono distinte per motivi vivaci e design capienti, pronti a soddisfare le esigenze quotidiane delle donne moderne.
Tra i dettagli più iconici, è stata notata la borsetta che ricorda le shopping bag dei negozi Chanel e la rielaborazione della 2.55, mantenendo sempre l’iconica fodera in pelle bordeaux. Anche le scarpe hanno subito una metamorfosi, con punte più affusolate e squadrate, accompagnate da accattivanti combinazioni di colori.
Il culmine della sfilata è stato segnato da un finale da sogno, sotto un cielo intergalattico e con la musica di Rythm is a dancer che risuonava nell’aria. La modella Awar Odhiang ha danzato indossando una gonna ampia ricca di fiori astratti, combinata con una T-shirt dal design audace, rifacendosi a un nuovo concetto di evening dressing.
Matthieu Blazy ha saputo così dare vita a una visione creativa che si ricollega ai principi fondanti di Chanel, dimostrando come il passato possa essere reinterpretato e integrato nel futuro della moda. Con questo debutto, il designer ha aperto le porte a nuovi orizzonti, invitando a sognare in grande e a esplorare le infinite possibilità della moda Chanel.
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