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La sfilata di Carolina Herrera ha preso vita nella suggestiva Plaza Mayor di Madrid, con l’apertura affidata alla modella spagnola Miriam Sánchez. Questo evento rappresenta un momento storico, poiché per la prima volta la maison ha scelto un palcoscenico al di fuori di New York per presentare la sua collezione principale, un gesto che sottolinea il legame profondo tra il marchio e la Spagna.
Il direttore creativo, Wes Gordon, ha voluto esprimere un vero e proprio omaggio alla capitale spagnola, descrivendo Madrid come una città di contrasti, caratterizzata da una bellezza indiscutibile e un’anima vibrante. Questa sfilata si è inserita nel contesto delle celebrazioni della moda, portando con sé l’arte e la cultura della città.
La Plaza Mayor, storicamente simbolo di celebrazioni e eventi pubblici, non aveva mai ospitato una sfilata di moda. Gli ospiti, compresi curiosi e turisti, si sono sistemati ai tavolini dei bar, mentre altri si affacciavano dai balconi e dai tetti circostanti, creando un’atmosfera festosa e coinvolgente. Gordon ha saputo trasformare questo spazio iconico con gazebo di un delicato rosa cipria, invitando gli spettatori a immergersi in un’esperienza unica.
Tra le modelle che hanno sfilato, spiccano nomi di fama internazionale come Esther Cañadas, Blanca Padilla e Maika Merino. La passerella, lunga oltre un chilometro, ha messo in risalto creazioni che riflettevano la vera essenza di Madrid e il talento degli artigiani locali, presentando stilizzazioni per una donna cosmopolita.
Gordon ha rivelato il suo amore per Madrid, affermando che la città è sempre stata una delle sue preferite, ricca di storia, arte e cultura. Le creazioni della collezione rendono omaggio a donne iconiche come Paloma Picasso e Cayetana Fitz-James Stuart, duchessa d’Alba, personaggi che incarnano il fascino e la modernità.
Le modelle hanno indossato capi caratterizzati da tre motivi floreali emblematici di Madrid: il garofano, la violetta e la rosa del Retiro. Questi elementi sono stati reinterpretati attraverso ricami e tessuti pregiati, creando un legame tangibile tra moda e cultura. Gordon ha voluto trasmettere l’atmosfera dei cieli di Goya e i colori vibranti dei film di Almodóvar, con una palette che spaziava dallo zafferano al bordeaux.
Non potevano mancare riferimenti al mondo delle corride, con silhouette che richiamavano il costume dei toreri. Inoltre, Gordon ha inserito nella collezione elementi della cultura popolare spagnola, come le maniche ispirate agli abiti tradizionali da chulapa, realizzando una fusione tra modernità e tradizione.
Le texture dei tessuti raccontavano storie: la lana con motivi a quadri evocava le strade della Plaza Mayor, mentre i pizzi leggeri richiamavano le mantiglie delle botteghe locali. La maison ha anche collaborato con artigiani spagnoli per valorizzare l’artigianato locale, unendo così tradizione e innovazione.
La sfilata si è conclusa con una festa che ha celebrato il lancio di un nuovo profumo, La Bomba, con la modella Vittoria Ceretti come protagonista. Questo evento ha rappresentato non solo una presentazione di moda, ma un vero e proprio tributo alla cultura spagnola, sottolineando il legame indissolubile tra Carolina Herrera e Madrid.
In conclusione, la sfilata di Carolina Herrera è stata un evento che ha saputo catturare l’essenza di una città, celebrando la sua storia e la sua modernità attraverso la moda. La visione di Wes Gordon ha reso questa collezione un manifesto di bellezza e cultura, unendo passato e futuro in un abbraccio festoso.
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