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La sfilata della collezione Ferrari SS26 ha offerto un’interessante riflessione sulla moda contemporanea, realizzata dal designer Rocco Iannone. La sua visione creativa si è manifestata in un contesto che invita a ridurre per riscoprire l’essenziale, dimostrando un forte desiderio di esplorare il vero significato delle cose attraverso la moda. Iannone ha scelto di focalizzarsi su elementi fondamentali come la materia, la forma e il corpo, dando vita a una collezione che si distingue per la sua sintesi stilistica.
Tra i tratti distintivi della collezione emerge un nuovo colore: il white Ferrari. Questo bianco non è una semplice scelta estetica, ma si rivela come il risultato naturale di una ricerca approfondita sulle fibre. “Ho voluto mantenere le stoffe nella loro essenza”, spiega Iannone, chiarendo che il bianco rappresenta un punto di partenza piuttosto che una conclusione. Accanto a questa tonalità si trova il rosso Ferrari, utilizzato come un accento incisivo e istintivo. Questo colore, che si staglia su uno sfondo neutro, può essere paragonato a un colpo di pennello su una tela, creando un contrasto affascinante con i toni terrosi dei capi.
Il cuore della collezione risiede nella scelta dei materiali. Iannone ha optato per una gamma di stoffe che include seta, lino e canvas sfrangiato. Questa varietà consente di realizzare capi che abbracciano il corpo con una sensazione di morbidezza e comfort. La costruzione dei look è caratterizzata da drappeggi che si adattano alla silhouette, dando voce alla tattilità delle superfici. “Quando ho avuto tra le mani queste materie prime così pure, il mio obiettivo è stato quello di sublimarle nel modo migliore”, afferma Iannone, sottolineando il suo approccio sensibile alla moda.
Il processo creativo di Iannone è stato influenzato da una vasta gamma di riferimenti culturali. Icone come Monica Vitti, simbolo di eleganza italiana, e artisti moderni come Frank Ocean, che ha celebrato il mito Ferrari in una delle sue canzoni, hanno fornito spunti significativi. Anche figure storiche, come Papa Giovanni Paolo II, immortalato negli anni ’80 a bordo della Ferrari Papamobile, si inseriscono in un mosaico di influenze che vanno oltre l’automotive e la moda, esplorando ambiti come la politica, la religione, il cinema e la musica.
Il motto della collezione “ridurre per aumentare” si traduce in un linguaggio visivo chiaro e diretto. Nella SS26, Iannone propone un sistema vestimentario pragmatico, privo di eccessi narrativi. “Abbiamo mantenuto uno styling essenziale, senza elementi superflui. Non ci sono storie fittizie, solo quelle legate alla mia urgenza creativa”, chiarisce il designer, enfatizzando il suo intento di scavare nella verità delle cose. Ogni scelta stilistica riflette questo approccio, dove il lavoro su materiali e forme è il risultato di un esercizio di introspezione e autenticità.
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