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La moda va oltre la semplice stoffa e cuciture. La recente sfilata di Calvin Klein, tenutasi in una storica fondazione d’arte nell’East Village, ha audacemente mescolato arte e minimalismo, creando un’atmosfera vibrante e innovativa. Sotto la direzione della nuova stilista Veronica Leoni, la linea presentata si è ispirata ai newyorkesi che si preparano per la giornata, trasformando l’abbigliamento da lavoro in pezzi di alta moda.
La sfilata ha avuto inizio con un tocco di ironia: grembiuli che si trasformano in eleganti abiti da cocktail con schiene scoperte, un mix di praticità e sensualità. La designer, originaria di Roma, ha voluto rendere omaggio alla tradizione del marchio, reinterpretando il suo DNA in chiave moderna. La collezione riflette un’idea di moda pensata per donne ambiziose e impegnate, pronte a conquistare la città. Veronica Leoni ha dichiarato: “Quest’anno volevo davvero avvicinarmi al brand, al suo DNA e alle sue tradizioni. Ho cercato di farlo mio”.
Leoni ha presentato anche cappotti voluminosi che hanno catturato l’attenzione: da un ampio cappotto in chiffon color ardesia a un trench oversize drappeggiato sulle spalle. Ogni pezzo sembrava raccontare una storia, una narrazione visiva che rispecchia l’identità di chi lo indossa. La musica che accompagnava la sfilata, un mix di melodie moderne e classiche, ha aggiunto un ulteriore strato di emozione all’evento, immergendo il pubblico in un’esperienza multisensoriale.
La collezione ha stupito con dettagli audaci e teatrali, come un abito plissettato grigio tortora avvolto da una cintura di pelle, o un trench in pelle di agnello grigio armatura. Ogni look era pensato per esaltare la figura, offrendo sia eleganza che funzionalità. Leoni ha voluto “ampliare la normalità, portandola a un livello superiore” e il risultato è stato sorprendente. Ha persino fatto riferimento a Dynasty, una delle sue serie TV preferite, per creare completi che emanano potere e autorità.
I modelli hanno sfilato con accessori inaspettati, come chiavi legate con lacci di pelle, mescolando elementi di un’epoca passata con il presente. La scelta di una location così significativa ha dato un ulteriore valore all’evento, trasformando la Brant Foundation in un palcoscenico unico per la moda contemporanea.
La sfilata si è conclusa con un’esplosione di applausi da parte di un pubblico attentamente selezionato, tra cui nomi noti come Lily Collins e Emily Ratajkowski. Il vero colpo di scena è arrivato quando Leoni ha presentato un abito a colonna in tweed, realizzato con una rete di filato elasticizzato. Un pezzo che ha racchiuso perfettamente la fusione tra eleganza e audacia che caratterizza la nuova linea.
In sintesi, la collezione di Calvin Klein non è solo moda, ma un manifesto di stile e innovazione, capace di raccontare storie attraverso i suoi capi. La numero 4 di questa sfilata rappresenta un’ispirazione per chi desidera reinventare il proprio guardaroba.
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