Se ti preoccupi per il tuo aspetto, ad esempio per le caviglie larghe o le orecchie a sventola, sei in buona compagnia. Molti di noi hanno almeno un difetto fisico, vero o immaginato, che ci spinge a cercare interventi estetici o a indossare cappelli per camuffare la calvizie ad esempio. Ci si preoccupa di nascondere piccoli difetti o imperfezioni, fino ad arrivare, nei casi estremi, al disturbo del dismorfismo corporeo.
Questa condizione è caratterizzata da una preoccupazione ossessiva del proprio aspetto, riguarda anche individui già considerati attraenti.
Nell’elenco delle parti del corpo che tendiamo a camuffare, troverete tra le prime le cicatrici. Queste marcate alterazioni cutanee sono un segnale naturale del processo di guarigione, ma non scompaiono del tutto. Spesso si coprono con il trucco, gioielli, vestiti su misura o tatuaggi. Tra i tipi di cicatrici più comuni ci sono cicatrici da contrattura, cicatrici da acne, cheloidi e cicatrici ipertrofiche.
Il viso, il seno, gli arti superiori e inferiori e la pancia appaiono spesso nei top ten delle aree coperte a causa dell’autocritica. Particolarmente problematiche possono risultare la calvizie e la perdita di capelli. Si può tentare di nascondere un capello sottile o una calvizie sotto un cappello o con una sciarpa. I capelli sono più di una barriera termica, rappresentano un segno di salute e bellezza.
Dunque, se pensi che il taglio di capelli ti faccia sembrare avere caviglie grandi o orecchie da elefante, non essere troppo duro con te stesso. Fai parte della maggioranza delle persone che hanno almeno un difetto fisico reale o immaginato. Come avrebbe detto tua nonna, nessuno è perfetto.
