Nel testo scritto da Gianfranco Di Mare, un ingegnere di performance, si discorre su come la maggioranza delle attività che svolgiamo possono essere considerate di tipo aerobico. Si fa riferimento al fatto che il corpo usa i grassi e il glucosio depositati nei muscoli come riservati energetici e che questo si verifica senza generare acido lattico. Gianfranco spiega che per ottenere benefici e potenziare la nostra performance, è necessario impegnarsi in attività aerobiche a un certo livello di intensità, la cui definizione varia a seconda delle condizioni individuali.
Ad esempio, per una persona anziana, con sovrappeso o sedentaria da tempo, anche solo fare delle passeggiate può portare a sensazioni di miglioramento, nonostante all’inizio possano manifestarsi qualche indolenzimento muscolare o persino delle vesciche.
L’autore enfatizza l’importanza di partire da dove si è attualmente e di accrescere primo la quantità di attività che si svolge, prima di ampliare il livello di intensità. Un esempio pratico potrebbe essere per una persona che si impegna in passeggiate quattro volte a settimana. Si potrebbe iniziare con camminate di dieci minuti e poi incrementare gradualmente la durata, fino a raggiungere una durata di passeggiata di mezz’ora. Poi, si potrebbe aggiungere lentamente una camminata più veloce, fino a che tutte le passeggiate diventano camminate più veloci. Infine, si potrebbe accrescere la durata della camminata veloce e continuare con questa progressione.
Gianfranco assicura che attenersi a tale piano progressivo può portare a vari benefici notevoli, come ad esempio come scoprire che camminare per un’ora può diventare quasi la stessa cosa che camminare mezz’ora. In futuro, il suo post esplorerà ulteriori dettagli su questa progressione e offrirà altri approfondimenti tecnici.
