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Nel cuore pulsante dell’estate milanese, ho avuto il privilegio di incontrare Daizy Shely, una designer e imprenditrice che ha creato un angolo incantevole di creatività a Porta Venezia: il suo locale, Coke Tales. Con la sua folta chioma rossa e un sorriso contagioso, Daizy mi ha accolto con entusiasmo, pronta a raccontare la sua storia.
Ma non è solo un bar, questo locale: è un riflesso del suo viaggio personale, un luogo dove le esperienze di vita si intrecciano con la passione per il design e la mixology. Curiosi di scoprire di più? Andiamo!
Il sogno di una designer a Milano
Daizy Shely non è solo una designer; è una visionaria che ha scelto Milano come palcoscenico per esprimere il suo talento. Trasferitasi in Italia più di 15 anni fa per studiare design di moda presso l’Istituto Marangoni, Daizy ha sempre saputo che il suo futuro era legato a questa città.
“Volevo fare moda”, mi confida, mentre sorseggiamo un cocktail che porta il nome del suo locale. E chi non vorrebbe? La passione per il design è ciò che l’ha spinta a intraprendere questo percorso, un viaggio che l’ha portata a fondare un brand di moda oggi conosciuto e amato. Ti sei mai chiesto cosa serve per trasformare un sogno in realtà?
Ma cosa rende Coke Tales così speciale? Daizy ha collaborato con lo studio Mingotti e Giordano Architetti per ristrutturare il locale, creando un’atmosfera retrò che fa da cornice a un menù innovativo.
“Ogni cocktail racconta una storia”, spiega, e ogni sorso è un invito a esplorare le sue radici e le sue esperienze personali. Dalla sua infanzia a Tel Aviv ai viaggi che ha intrapreso, ogni drink è un pezzo del suo mondo. E tu, quale storia vorresti raccontare con un drink?
Il percorso verso il successo
Daizy non ha mai avuto paura di seguire le sue idee, anche quando si trattava di rifiutare proposte che non rispecchiavano la sua visione. “In università non ero tra i migliori studenti”, confessa, “ma quella testardaggine mi ha portato a promuovere la mia prima collezione”. E così, dopo aver partecipato a Who is on Next? e aver vinto il secondo premio, le porte del mondo della moda si sono aperte per lei, portandola a sfilare presso il Teatro Armani e a vestire celebrità come Lady Gaga e Kylie Jenner. Una vera e propria favola moderna! Chi non sogna di indossare un abito disegnato da una stilista così talentuosa?
Ma il percorso di Daizy è stato anche costellato di sfide. La nascita di suo figlio Leonardo nel 2018 l’ha portata a riflettere su come bilanciare la carriera e la vita personale. “Ho rallentato, ma non mi sono mai fermata”, afferma con determinazione. E ora, con la sua Comeback Collection, Daizy è pronta a riprendere in mano le redini del suo brand, creando un legame ancora più forte tra moda e comunità. Ti sei mai chiesto come si possa trovare l’equilibrio tra sogni e responsabilità?
Un messaggio di empowerment attraverso la moda
La nuova collezione di Daizy è un tributo alle donne e alla loro forza. “Voglio che i miei abiti siano indossabili, perché nulla è più bello che vedere qualcuno vivere la propria vita indossando un capo Daizy Shely”, dice con orgoglio. Ogni pezzo è pensato per esaltare la femminilità, mescolando ironia e colore, un marchio di fabbrica che ha caratterizzato il suo lavoro fin dall’inizio. Cosa c’è di più bello che esprimere se stessi attraverso la moda?
Ma non è solo una questione di moda; Daizy vuole anche inviare messaggi significativi. Con il suo motto “Made in Heaven”, invita a superare le narrazioni obsolete e a celebrare la diversità e la sensibilità femminile. In un mondo che spesso ignora le voci delle donne, la sua missione è chiara: dare potere e visibilità a chi merita di essere ascoltato. Non credi anche tu che ogni voce meriti di essere sentita?
La chiacchierata con Daizy si conclude con una riflessione profonda. La sensibilità, il suo superpotere, è ciò che può davvero fare la differenza nel mondo della moda e oltre. Mentre mi allontano da Coke Tales, non posso fare a meno di pensare a quanto sia ispirante il suo percorso e a quante altre storie di creatività e determinazione ci siano ancora da scoprire. E tu, sei pronta a scoprire la tua storia?

