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Martedì sera, Villa D’Este ha fatto da cornice a un evento che ha brillato di eleganza e nostalgia. La Cruise Collection di Chanel ha preso vita in un défilé che non solo ha esaltato la moda, ma ha anche reso omaggio all’amore della fondatrice, Coco Chanel, per l’Italia. La bellezza dei giardini, l’architettura storica e l’aria carica di storia hanno creato un’atmosfera magica, trasportando gli ospiti in un viaggio tra sogno e realtà.
Il tema centrale della sfilata ha trovato ispirazione nella profonda amicizia tra Coco Chanel e il celebre regista Luchino Visconti. La figura di Romy Schneider, musa di Visconti, ha dominato la scena, con modelle che richiamavano il suo iconico stile. Ma come mai proprio Romy? La risposta è semplice: la sua eleganza e il suo carisma sono un riflesso del mondo che Chanel ha sempre amato. Un abito a colonna in raso bianco con spacco laterale ha chiuso la sfilata, evocando il look inconfondibile dell’attrice austriaca in “Boccaccio ’70”, dove interpretava una donna tradita, forte e determinata.
Questa collezione non è stata solo una celebrazione della moda, ma un ritorno alle radici. I riferimenti agli abiti creati da Chanel per il film “Boccaccio ’70” sono stati chiari e affascinanti. Le camicie in cloqué rosa e gli abiti in lamé blu e oro hanno raccontato storie di glamour e passione, mentre la lingerie in lamé argentato ha fatto vibrare il ricordo del passato. La sfilata è stata un vero e proprio tributo al cinema italiano, con star di fama mondiale come Keira Knightley e Lupita Nyong’o a fare da spettatrici privilegiate, sedute attorno a tavoli di metallo, in un’atmosfera che respirava eleganza.
Questa Cruise Collection 2025 segna una tappa importante. Sarà, infatti, l’ultima creata dall’attuale team di designer prima del passaggio di consegne a Matthieu Blazy, il nuovo direttore creativo di Chanel. La sua visione innovativa promette di portare nuove idee e freschezza alla maison, rivelando la sua prima collezione a ottobre. La presentazione al tramonto di Villa D’Este, un palazzo del XVI secolo, ha messo in risalto l’impeccabile lavoro delle fabbriche italiane che collaborano con Chanel, sottolineando l’importanza dell’artigianato locale.
Ogni pezzo della collezione ha raccontato una storia di maestria sartoriale. Le slingback bicolore e le mules con tacco a piramide, realizzate da Roveda, rappresentano il culmine dell’eleganza italiana, frutto del lavoro di artigiani esperti. Roveda, una risorsa chiave di Chanel, ha messo in campo 380 talenti, uomini e donne, dediti alla creazione di calzature di lusso. In questo contesto, la musica di Michel Gaubert ha accompagnato la sfilata, arricchendo l’atmosfera con ritmi che mescolavano il classico con il moderno.
Il pubblico, composto da 400 tra giornalisti, attori e VIP, ha assistito a due show che hanno messo in luce l’essenza di Chanel. L’apertura, con outfit in bianco perlato, ha evocato la femme fatale degli anni ’50, mentre tailleur in lana bouclé, splendidi vestiti da party in pelle metallizzata e abiti da cocktail in pelle scamosciata hanno catturato gli sguardi. Ogni dettaglio, dalle sciarpe stampate di Mantero agli accessori scintillanti, ha sottolineato l’impegno di Chanel nella creazione di pezzi unici e di qualità.
Alla fine della sfilata, mentre il Lago di Como tornava al suo silenzio serale, il cielo si è colorato di sfumature dorate. I gabbiani e i cormorani hanno volato sopra le acque tranquille, e la musica ha preso il sopravvento, dando vita a una festa che ha celebrato non solo la moda, ma anche la bellezza e la cultura italiana. Chanel ha dimostrato che la vera eleganza non conosce tempo, e che il legame tra moda e arte è più forte che mai.
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