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Arrivare a Hong Kong è come imbattersi in un mondo vibrante e cosmopolita, dove ogni angolo racconta storie di tradizione e modernità. La città, con il suo mix culturale e la sua energia palpabile, si rivela essere un palcoscenico ideale per la moda. Con i suoi templi taoisti e il profumo dell’incenso che si mescola alle espressioni culinarie, Hong Kong è una metropoli che affascina e sorprende.
In questo contesto, il Hong Kong Fashion Fest 2025, svoltosi dal 22 novembre al 7 dicembre, ha messo in luce la creatività e l’innovazione della moda contemporanea. Durante questo evento, la città ha brillato come un palcoscenico globale, presentando sette programmi distintivi che hanno esplorato le molteplici sfaccettature della moda, dalla haute couture alle sperimentazioni digitali.
Il festival è iniziato con Virtuose, una sfilata di alta moda che si è svolta sul suggestivo sfondo di Victoria Harbour. Quattro designer emergenti, provenienti da Francia, Giappone, Cina continentale e Hong Kong, hanno presentato creazioni che hanno catturato l’essenza di un’epoca contemporanea e audace. Questi giovani stilisti hanno dato vita a abiti che riflettono la loro visione unica e il loro approccio innovativo.
Successivamente, l’evento ha visto la presentazione di Play, Pose & Pixel, una mostra curata da FabriX World e co-presentata dal HKDC e dalla Fédération de la Haute Couture et de la Mode. Questo spazio espositivo ha esplorato l’interazione tra realtà aumentata e moda, creando un’esperienza ludica che ha coinvolto i visitatori in un nuovo modo di percepire e vivere il fashion design.
Nel festival, la componente urbana ha trovato espressione nella sezione Denim Artistry, dove mostre, performance musicali e una sfilata collettiva hanno trasformato il denim in un simbolo di creatività e comunità. Questa iniziativa ha messo in risalto il potere del denim come strumento di narrazione collettiva, intrecciando storie di vita quotidiana e arte.
Un altro tema centrale del festival è stato Fashion to Reconnect, realizzato da CityUHK in collaborazione con la Fondazione Pistoletto Cittadellarte e la Camera Nazionale della Moda Italiana. Questo progetto ha enfatizzato l’importanza della sostenibilità, presentando installazioni artistiche e promuovendo un dialogo tra designer italiani e locali. I marchi storici come Giorgio Armani e Zegna, insieme a nuovi talenti come Cavia e Marco Rambaldi, hanno mostrato come la moda possa essere un veicolo di cambiamento e consapevolezza ambientale.
Tra i designer in mostra, Caroline Hu, originaria della Cina, ha attratto l’attenzione con il suo linguaggio sartoriale che fonde emozioni e vita quotidiana in creazioni di alta moda. Dopo aver studiato a Central Saint Martins e Parsons, Hu ha conquistato il prestigioso BOF China Prize e ha visto uno dei suoi abiti entrare nella collezione permanente del Metropolitan Museum of Art.
Un’altra designer di spicco è Zhaoyi Yu, la cui collezione primavera estate 2025, presentata alla London Fashion Week, ha mostrato un equilibrio tra delicatezza e strutturazione. I suoi abiti, caratterizzati da trasparenze e dettagli raffinati, raccontano storie intime di introspezione e memoria.
Arto Wong, con il suo studio, ha ridefinito la maglieria, creando pezzi innovativi che sfidano le convenzioni del settore. La sua visione di moda si basa su un’idea di identità e coraggio, rendendo ogni creazione unica. D’altra parte, Vivienne Tam, icona della moda, ha saputo coniugare le sue radici culturali con la modernità, portando sul palcoscenico internazionale collezioni che celebrano l’eredità asiatica.
Infine, Toki Wong, fondatore di Kowloon City Boy, ha proposto una moda accessibile e versatile, pensata per ogni uomo, incoraggiando tutti a esprimere la propria individualità attraverso il suo stile.
In questo contesto, il Hong Kong Fashion Fest 2025, svoltosi dal 22 novembre al 7 dicembre, ha messo in luce la creatività e l’innovazione della moda contemporanea. Durante questo evento, la città ha brillato come un palcoscenico globale, presentando sette programmi distintivi che hanno esplorato le molteplici sfaccettature della moda, dalla haute couture alle sperimentazioni digitali.0
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