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Con la conclusione della frenesia di New York, i riflettori si spostano sulla vibrante London Fashion Week. Fino al 22 settembre, la capitale britannica ospiterà una serie di sfilate dedicate alla collezione Primavera-Estate 2026. Durante questo evento, designer affermati e talenti emergenti presenteranno le loro opere.
La manifestazione, che si svolge nell’arco di sei giorni, non rappresenta solo una passerella di abiti, ma è un vero e proprio teatro della moda, dove creatività e originalità si fondono in un mix unico.
Un inizio spettacolare
La settimana della moda londinese ha preso il via con l’inaugurazione della collezione di Harris Reed, designer anglo-americano di 29 anni. L’evento ha visto la trasformazione della passerella in un’installazione artistica.
Con la sua collezione intitolata The Aviary, Reed ha creato sculture viventi, impiegando modelli intrappolati in strutture metalliche e abiti ornati da piumaggi sovradimensionati. Questa visione artistica esplora il contrasto tra libertà e prigionia, evidenziando come la bellezza possa emergere anche in condizioni di costrizione.
Tradizione e modernità
Un altro nome di spicco, Paul Costelloe, ha presentato una collezione che evoca un’estetica bon ton con un tocco contemporaneo.
I suoi abiti, caratterizzati da toni pastello come mandarino e azzurro ciano, si sono distinti per la loro freschezza e leggerezza. Inoltre, grafiche marmorizzate e fiori tropicali hanno arricchito i look estivi. Costelloe celebra la bellezza femminile e la spensieratezza della stagione estiva.
Nuove voci nel panorama della moda
Tra i designer emergenti, Bora Aksu si è distinto per la presentazione della sua collezione in una location suggestiva, la St Paul’s Church a Covent Garden. Aksu ha saputo fondere il romanticismo con elementi gotici, creando capi in pizzo e organza che evocano storie di eleganza e mistero. Altri giovani stilisti, come Maximilian Raynor, stanno reinterpretando classici come il check britannico, proponendo modelli fluidi e androgini che si rivolgono a una nuova generazione.
Moda accessibile e audace
La collezione di Mithridate si distingue per look semplici e facilmente replicabili, come il blazer abbinato a una gonna di pelle. Questi outfit, pratici e stilosi, risultano ideali per chi desidera un’eleganza quotidiana che non comprometta la propria personalità. Un’altra proposta interessante proviene da Sprayground, che ha presentato in passerella capi in pelle rosa, richiamando fortemente la moda dei primi anni Duemila.
Prossimi eventi e attese
La London Fashion Week si prepara a svelare ulteriori sorprese. Tra i nomi attesi, Burberry chiuderà la settimana il 22 settembre, mentre Roksanda e Simone Rocha si esibiranno il giorno precedente. Questi marchi rappresentano l’élite della moda londinese e promettono di sorprendere il pubblico con le loro visioni innovative.
Inoltre, emergono brand di nicchia che stanno conquistando l’attenzione del pubblico della Gen Z, come Nanushka e Susan Fang. Le sfilate rappresentano una vera miniera di ispirazione per coloro che desiderano rimanere aggiornati sulle tendenze più moderne e all’avanguardia.
Un occhio al futuro
La London Fashion Week non è soltanto un momento di celebrazione della moda, ma anche un’opportunità per esplorare nuovi territori stilistici. I capi oversize continuano a rappresentare una tendenza predominante, con i jeans boyfriend che ritornano in auge. Questo modello, caratterizzato da una vita bassa e una gamba ampia, offre versatilità e comfort, consentendo di creare look sia minimal che audaci.
In un contesto di rinnovamento e sperimentazione, la moda londinese si conferma un laboratorio di idee, dove ogni sfilata racconta una storia e invita a riflettere sul futuro dell’abbigliamento. Londra, attraverso le sue passerelle, continua a dimostrare che la moda rappresenta un linguaggio universale, capace di unire culture e visioni diverse.
