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Jim Jarmusch è un autore che sfida ogni classificazione, un regista indipendente capace di raccontare storie in cui è possibile ritrovarsi. Con il suo ultimo lavoro, Father Mother Sister Brother, Jarmusch invita a un viaggio emozionante attraverso le relazioni familiari, esplorando l’intimo legame tra genitori e figli in modi che lasciano un’impronta profonda.
Un film che segna un ritorno
In attesa della proiezione al Festival di Venezia 2025, il nuovo film di Jarmusch, prodotto da Saint Laurent Productions e MUBI, promette di essere uno degli eventi cinematografici più attesi dell’anno. La pellicola, in uscita nelle sale il 18 dicembre, ha già catturato l’attenzione per la sua trama intrigante e per la capacità di mescolare eleganza e ironia.
Diviso in tre capitoli, Father Mother Sister Brother è stato scritto in sole tre settimane, come un romanzo a episodi.
Ogni segmento guida lo spettatore attraverso momenti di intimità e incomprensione, tra brindisi al tè e silenzi carichi di significato. La prima parte si svolge nel New Jersey, dove un padre (interpretato da Tom Waits) e i suoi due figli si ritrovano per una visita. La loro conversazione si trasforma rapidamente in un dialogo surreale, ricco di pause e sguardi che comunicano più delle parole stesse.
Un ritratto di famiglia in tre atti
Il secondo atto si sposta a Dublino, dove una madre (interpretata da Charlotte Rampling) attende le sue due figlie, ognuna con il proprio stile e carattere. Lilith, l’alternativa e brillante influencer dai capelli punk (interpretata da Vicky Krieps), e Timothea, la sorella meticolosa e inappuntabile (interpretata da Cate Blanchett), si incontrano in un rituale del tè che diventa un momento di confessione e introspezione. Qui, tra dolci ricercati e pasticcini, si esplorano temi di identità, rivalità e amore fraterno.
Il finale, ambientato a Parigi, mostra l’incontro tra un fratello e una sorella, entrambi alle prese con la recente perdita della madre. La visita all’appartamento condiviso diventa un momento di nostalgia e riflessione, mentre sfogliano vecchie fotografie e cercano di mantenere viva la memoria della madre scomparsa. Questo trittico di storie offre un’analisi sottile e toccante dei legami familiari.
Un’opera di poesia visiva
Father Mother Sister Brother è molto più di un semplice film; è un’opera d’arte che riesce a catturare la poesia della vita quotidiana. Grazie alla straordinaria collaborazione con i direttori della fotografia Frederick Elmes e Yorick Le Saux, il film trasmette emozioni attraverso una narrativa visiva che non necessita di parole. Ogni scena è curata con la massima attenzione ai dettagli, trasformando momenti apparentemente banali in ricordi indimenticabili.
Jarmusch, con la sua visione unica, invita a riflettere su cosa significhi essere parte di una famiglia, sull’amore e la perdita, sull’arte di condividere momenti preziosi. «Scrivo per gli attori», afferma, e la sua dedizione consente ai personaggi di prendere vita in modo autentico e toccante. Father Mother Sister Brother si presenta come un’esperienza cinematografica che lascia un segno, una celebrazione delle relazioni umane riconoscibili e apprezzabili da tutti.

