Risotto alla milanese: storia e tecnica di un grande classico

Il risotto alla milanese è un piatto che racchiude un abbraccio di sapori, un’esperienza sensoriale che inizia dal profumo avvolgente dello zafferano, che si fonde con il burro e la cipolla soffritta. Mescolare il riso è un gesto che rivela chicchi brillanti come piccole gemme dorate, pronti a rilasciare il loro amido e a creare quella cremosità che rende il risotto unico e irresistibile.

Dietro ogni piatto c’è una storia, e il risotto alla milanese non fa eccezione. Originario della Lombardia, questo piatto è profondamente legato alla tradizione culinaria milanese, dove il riso veniva coltivato nelle risaie circostanti. La sua storia si intreccia con quella della città, simbolo di eleganza e raffinatezza gastronomica.

La tecnica di preparazione del risotto è un’arte che richiede pazienza e attenzione. Si inizia con un soffritto di cipolla in burro, al quale si aggiunge il riso, preferibilmente Arborio o Carnaroli, noti per la loro capacità di assorbire i sapori e mantenersi al dente. Si sfuma con del vino bianco e, poco alla volta, si incorpora il brodo caldo, mescolando costantemente per facilitare il rilascio dell’amido. Quando il riso è quasi cotto, si aggiunge lo zafferano, conferendo al piatto il caratteristico colore dorato e un aroma inconfondibile.

La preparazione non si limita agli ingredienti; è un omaggio alla filiera corta e alla sostenibilità. Utilizzare riso proveniente da coltivazioni locali e zafferano di alta qualità significa rispettare la tradizione e sostenere i produttori del territorio.

Questa esperienza gastronomica non è solo un piatto, ma un racconto che abbraccia una cultura. Il palato non mente mai, e ogni forchettata rappresenta un viaggio nei sapori autentici dell’Italia.