Nina Yashar: l’arte di incrociare culture nel design

Non crederai mai a come Nina Yashar ha trasformato il mondo del design. La numero 4 ti lascerà senza parole!

Immagina di attraversare continenti e culture, assorbendo ogni sfumatura di bellezza che il mondo ha da offrire. È esattamente questo il mantra di Nina Yashar, una delle figure più influenti nel panorama del design contemporaneo. In un caldo pomeriggio milanese, nel suo studio avvolto da tende leggere, Nina condivide con passione la sua visione del design come un incrocio, un “crossing” di culture che ha reso la sua carriera un viaggio straordinario.

Oggi esploreremo il suo affascinante cammino, rivelando alcuni segreti che la rendono una vera pioniera nel settore.

Un viaggio iniziato a Teheran

Nata a Teheran nel 1963, Nina si trasferisce a Milano all’età di cinque anni. \”Non vivrei in nessun altro posto al mondo\”, afferma con convinzione. Ma come è iniziato tutto? La sua carriera prende una piega inaspettata quando, dopo una laurea in Lingue orientali, inizia a lavorare con il padre nel suo negozio di tappeti.

Tuttavia, il suo spirito libero e creativo non poteva essere contenuto a lungo: dopo sei mesi, Nina decide di lanciarsi in una nuova avventura e apre il suo negozio, Nilufar, in via Bigli.

Inizialmente specializzata in tappeti orientali, la sua vita cambia durante un viaggio in Svezia, dove scopre un garage pieno di mobili scandinavi. \”Non sapevo nulla di quei pezzi, ma il mio istinto mi ha spinto ad acquistarli\”, racconta.

Questo gesto impulsivo segna l’inizio della sua avventura nel design, portandola a scoprire autentici tesori come opere di Alvar Aalto. Da quel momento in poi, il suo approccio al design sarà guidato dall’intuito e dalla passione. Non puoi fare a meno di chiederti: quanto coraggio ci vuole per seguire il proprio istinto?

Dal tappeto al design contemporaneo

Negli anni ’90, Nina inizia a organizzare mostre che mescolano tappeti e mobili scandinavi, ottenendo un successo inaspettato. Ma il suo amore per il design non si ferma qui: si specializza nel design mid-century internazionale e nel design italiano degli anni ’50 e ’60. \”Un ambiente senza tappeto è privo di energia\”, afferma, sottolineando l’importanza di questo elemento nei suoi allestimenti. La sua capacità di combinare stili diversi la porterà a diventare un punto di riferimento nel settore. Chi avrebbe mai pensato che un semplice tappeto potesse essere così fondamentale?

Con il tempo, Nina avverte l’esigenza di innovare ancora di più: commissiona pezzi unici a designer contemporanei, come Martino Gamper. La sua visione si amplifica, e durante il Design Basel Miami, inizia a collaborare a progetti audaci e creativi. \”Martino ha proposto di utilizzare materiali di arredi storici per creare opere nuove\”, racconta. Questa idea si trasforma in una performance live che segna un nuovo capitolo nella sua carriera. Non è incredibile come il passato possa ispirare il presente e il futuro?

La visione di una regina del design

Oggi, Nina Yashar è conosciuta come una vera e propria icona del design. La sua clientela è cambiata nel tempo, passando da creativi della moda a collezionisti internazionali. \”L’80% dei miei clienti ora sono interior decorator e collezionisti privati\”, spiega. Nonostante la sua popolarità, Nina rimane legata alla moda e al collezionismo, affrontando ogni aspetto con lo stesso occhio critico e appassionato. Ma come fa a mantenere questo equilibrio?

Ma cosa ne pensa del design contemporaneo? \”L’italiano è ancora molto legato alla cultura del bello e dell’artigianalità, ma noto una crescente attenzione verso la sostenibilità\”, afferma. In un mondo in cui l’inquinamento e la sovrapproduzione sono problemi sempre più pressanti, Nina teme che il mercato del design possa soffrire per la sua bulimia creativa. \”Credo che il Salone del Mobile dovrebbe essere organizzato ogni due anni per dare spazio alla riflessione e alla ricerca\”, aggiunge, richiamando l’attenzione su un tema cruciale. È un punto di vista che merita davvero di essere considerato!

In conclusione, il viaggio di Nina Yashar nel mondo del design è un esempio di passione, intuizione e innovazione. Chi l’avrebbe mai detto che un semplice incrocio di culture potesse dare vita a una carriera così straordinaria? Non perderti i prossimi sviluppi del suo lavoro, perché il suo impatto sul design è solo all’inizio!

Scritto da Staff
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