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È incredibile come una semplice conversazione possa dar vita a un vero e proprio movimento. Tutto è iniziato in un caffè di Londra, dove la scrittrice Bérénice Magistretti ha incontrato Reuben Selby, designer e imprenditore. Quella chiacchierata ha acceso una scintilla che ha portato alla creazione di qualcosa di molto più grande: una piattaforma innovativa che celebra la disabilità attraverso la moda. Ma cosa c’è dietro a questa avventura che sta cambiando le regole del gioco? Scopriamolo insieme!
Bérénice e Reuben si sono trovati a discutere di un argomento delicato ma fondamentale: la disabilità e la sua rappresentazione nella società. Selby ricorda quanto sia raro trovare qualcuno disposto a parlare apertamente della propria disabilità, e Magistretti condivide la sua esperienza personale di passare da invisibile a visibilmente disabile. \”La narrazione mediatica sulla disabilità è sempre la stessa: vittime che cercano di superare le loro sfide\”, dice. Ma perché non possiamo raccontare storie di stile e bellezza, di orgoglio e creatività?
Questa domanda ha portato alla creazione di Visible Voices, un progetto che non solo mira a normalizzare la disabilità, ma la celebra in tutte le sue forme. Magistretti e Selby hanno deciso di rompere il silenzio e di dare vita a una piattaforma che unisce moda, arte e inclusività. Con la Giornata mondiale della consapevolezza dell’accessibilità, lanciato il 15 maggio, Visible Voices è pronto a cambiare le carte in tavola.
Visible Voices non è solo un marchio di moda; è un vero e proprio movimento. Magistretti e Selby vogliono che le persone disabili possano esprimere la propria identità attraverso lo stile. \”Perché non possiamo essere disabili e alla moda allo stesso tempo?\”, chiede Magistretti, ricordando come spesso le disabilità vengano percepite in modo negativo. La loro collezione offre accessori e abbigliamento che non solo sono adattivi, ma anche eleganti, dimostrando che la bellezza può essere inclusiva e varia.
Ma non finisce qui! La visione di Magistretti e Selby si estende ben oltre la moda. La sezione magazine di Visible Voices affronterà la mancanza di rappresentazione della disabilità nei media, offrendo articoli che raccontano storie ispiratrici e condividendo voci di artigiani e creativi. Ogni storia è un pezzo di un puzzle più grande, mirato a cambiare il modo in cui percepiamo la disabilità nella società.
Quando si parla di accessibilità, spesso si pensa a requisiti minimi. Tuttavia, Magistretti e Selby hanno deciso di alzare l’asticella. \”L’accessibilità dovrebbe essere integrata in un sito web in modo quasi invisibile\”, afferma Magistretti. Con una palette di colori ad alto contrasto e un’interfaccia user-friendly, il sito di Visible Voices è progettato per essere accessibile a tutti, anche a chi ha difficoltà visive o cognitive. E non finisce qui: ci saranno anche opzioni text-to-audio per rendere la lettura degli articoli ancora più semplice.
Questo approccio innovativo è non solo necessario, ma urgente. Con oltre 1 persona su 4 nel Regno Unito classificata come disabile, la richiesta di una rappresentazione equa è essenziale. Le aziende e i media devono rendersi conto che la disabilità è parte della vita e merita un posto dignitoso nella narrazione culturale. Dobbiamo chiederci: quanto è davvero inclusiva la nostra società?
Visible Voices rappresenta una nuova era nella moda e nella rappresentazione della disabilità. È un progetto che non solo punta a dare visibilità, ma a creare una comunità in cui le persone possano prosperare. \”Vogliamo costruire una Vogue che incontri Net-a-porter e la Saatchi Gallery per la comunità dei disabili\”, dice Magistretti. Non è solo un sogno: è una realtà che sta prendendo forma.
In un mondo dove la moda è spesso sinonimo di esclusività, Visible Voices dimostra che il vero stile è inclusivo. Quindi, cosa stai aspettando? Unisciti alla rivoluzione e diventa parte di questa storia straordinaria che sta cambiando il modo in cui vediamo la disabilità. Non vorrai perderti questa trasformazione!
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