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In una serata che ha unito eleganza e un significato profondo, Max Mara ha svelato la sua ultima collezione, descritta dal designer Ian Griffiths come “femminismo pragmatico”. La sfilata, tenutasi il 17 giugno nella maestosa Reggia di Caserta, ha chiuso in bellezza la stagione delle collezioni cruise, portando sul catwalk una fusione di moda e cinema che ha davvero lasciato tutti senza parole. Non crederai mai a quello che è successo!
Questa collezione è un vero e proprio omaggio alle eroine del cinema neorealista italiano degli anni ’50, ispirata a figure iconiche come quelle interpretate da Sophia Loren e Silvana Mangano. Queste donne, simboli di resilienza e bellezza in un’epoca di sfide, hanno reso possibile una reinterpretazione unica di eleganza e funzionalità nella moda contemporanea. La prima modella ha sfilato indossando pantaloni corti che richiamavano il look iconico di Mangano in “Riso Amaro”, ma con un twist moderno: abbinati a un blazer fluente e stivali alla coscia, i capi hanno celebrato il potere femminile attraverso la moda. Ti sei mai chiesto come la moda possa raccontare storie così potenti?
Griffiths ha sapientemente mescolato influenze del nord e del sud Italia, collaborando con la Sartoria Cuomo per reimmaginare il blazer maschile in chiave femminile. I dettagli come ampi revers e silhouette morbide si sono fusi in creazioni che parlano di una sartoria innovativa e inclusiva. Inoltre, l’uso di sete geometriche fornite da Marinella ha arricchito la collezione con chemise leggere e gonne asimmetriche, perfette per l’estate. Tutti stanno parlando di questa fusione di tradizione e modernità!
Prima dell’inizio della sfilata, circa 300 ospiti hanno sorseggiato prosecco ammirando le spettacolari cascate del Palazzo, una location che ha fatto da sfondo perfetto a questa celebrazione della moda. La collezione, intitolata “Venere Vesuviana”, non si è limitata a mostrare abiti, ma ha raccontato una storia di potere e femminilità, una narrazione che ha colpito anche critici e celebrità presenti, tra cui Sharon Stone e Gwyneth Paltrow. La risposta ti sorprenderà!
Griffiths ha commentato: “Adoro il contrasto tra il grandioso palazzo e il look moderno delle donne che indossano Max Mara. È come se queste donne possedessero veramente il loro stile e il loro spazio”. Ogni creazione ha rappresentato un passo verso l’emancipazione, un messaggio potente in un’epoca in cui il femminismo viene reinterpretato e rivisitato. Sei pronto a scoprire come la moda possa essere un veicolo di cambiamento?
Max Mara, fondata nel 1951, ha saputo evolversi nel tempo, mantenendo sempre al centro la figura femminile. Griffiths ha sottolineato come la donna Max Mara non sia una ribelle, ma una pragmatica che utilizza la moda come strumento di empowerment. La collezione attuale è una celebrazione di questo concetto, con cappotti in cashmere, silhouette eleganti e una qualità sartoriale che parla di tradizione e innovazione. Nella tua vita, come usi la moda per esprimere chi sei?
La Reggia di Caserta, un palazzo barocco che rappresenta la grandezza e la bellezza italiana, ha fatto da cornice a questo evento, che non è stato solo una sfilata, ma un vero e proprio inno alla forza delle donne. Concludendo la serata, gli ospiti hanno celebrato il successo di una delle collezioni più significative di Max Mara, lasciandosi ispirare da un mix di storia, moda e potere femminile. Non perderti il prossimo capitolo di questa affascinante storia!
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