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Quando l’autunno si fa strada, porta con sé una sensazione di nostalgia per molti, e così è anche per Malika El Maslouhi. Sebbene questa stagione possa evocare un certo senso di malinconia, per lei rappresenta un’opportunità unica di espressione personale attraverso il layering. Malika ama vestire strati che riflettono la sua complessità e il suo essere un mix culturale, frutto della sua crescita tra la cultura italiana e quella marocchina.
La sua storia inizia a Milano, dove ha debuttato come modella all’età di diciotto anni. Tuttavia, all’inizio della sua carriera, si è sentita spesso “incollocabile”, combattendo con la sua identità. Questo conflitto l’ha portata a esplorare la sua creatività in modi diversi, abbracciando non solo la moda, ma anche altre forme d’arte, come il cinema.
Attualmente, Malika si trova in un momento di transizione. Recentemente, dopo aver visitato Milano e Parigi, si è stabilita a Creta. Qui, riflette su un cambiamento significativo nella sua vita. “Sento di essere in una fase di scoperta”, condivide. Il suo desiderio di riconnettersi con se stessa la spinge a esplorare nuovi orizzonti, aprendosi a nuove esperienze e incontri che arricchiscono la sua visione del mondo.
Una delle qualità più affascinanti di Malika è la sua capacità di utilizzare le parole per esprimere concetti complessi. Parla con passione dei sogni degli immigrati e della ricerca di un significato più profondo nell’esistenza. L’idea di fede, per lei, non è legata a dogmi religiosi, ma a una connessione con persone che credono in ideali superiori. “Mi piace circondarmi di chi ha il coraggio di sognare”, afferma.
Il legame di Malika con la moda va oltre il semplice indossare abiti. “Per me, è fondamentale sentirmi parte di un processo creativo”, spiega, sottolineando come il suo lavoro non si limiti a fare da manichino. La sua esperienza nel settore la porta a esplorare nuove modalità di espressione, lontano dai confini rigidi di uno studio fotografico. “Scattare per strada mi offre l’opportunità di interagire con l’ambiente e le persone”, racconta, rivelando quanto il contesto influenzi la sua percezione di sé.
Quando si tratta di moda, Malika ha una visione ben definita. Predilige tonalità calde e naturali, come il marrone cioccolato e il rosso borgogna, che le permettono di sentirsi a proprio agio. “Non voglio sentirmi costretta dai vestiti, ma piuttosto voglio che mi consentano di muovermi”, afferma. La sua ricerca di comfort si traduce in un gioco di volumi e strati, un modo per riflettere il suo stato d’animo e la sua personalità.
Oltre alla moda, Malika è anche un’appassionata lettrice. Quando le chiedo quali libri stia attualmente leggendo, la sua risposta rivela il suo amore per la cultura. “Sto leggendo Il Diario di Eva di Mark Twain e Solenoide di Mircea Cărtărescu”, racconta, mostrando quanto la letteratura possa influenzare la sua visione del mondo. Tra le sue scoperte recenti, segnala anche il film Mondo Cane, un documentario del 1962 che esplora la società contemporanea.
Malika continua a cercare ispirazione in ogni angolo della sua vita, dall’arte alla musica. Non vede l’ora di ascoltare le nuove uscite di Erykah Badu e The Alchemist, che promettono di arricchire il suo repertorio musicale. Ogni nuova scoperta, ogni esperienza vissuta, contribuisce a costruire il suo universo personale, rendendo la sua storia unica e affascinante.
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