Argomenti trattati
La Settimana della Moda di Parigi ha stupito il pubblico con un mix di creatività e audacia, presentando una serie di sfilate che hanno catturato l’essenza della moda contemporanea. Nonostante le difficoltà meteorologiche, il sabato è stato un giorno di grande rilevanza con quattro eventi di moda che hanno segnato la manifestazione.
Un’esperienza visiva straordinaria con Alaïa
Pieter Mulier ha dato vita a una collezione che ha lasciato tutti a bocca aperta durante la sua ultima sfilata per Alaïa, realizzata presso la Fondation Cartier. Questa location, già di per sé iconica, ha fornito il palcoscenico perfetto per un’esperienza visiva innovativa. I modelli hanno sfilato su un pavimento di pannelli LED che proiettavano immagini di bellezza femminile, mentre un soffitto specchiato amplificava l’effetto, creando un’atmosfera quasi eterea.
Le creazioni di Mulier
La collezione si è distinta per la sua sensualità audace, con abiti da cocktail realizzati in materiali tecnici e tessuti pregiati. Mulier ha saputo reinterpretare il DNA della maison, con capi come cappotti in pelle di lucertola e gonne a V che giocano con strati e pieghe. Una giacca da motociclista in pelle nera, per esempio, si trasformava in un abito da sera sontuoso, dimostrando la versatilità e l’innovazione della designer.
Maison Margiela: un messaggio provocatorio
La sfilata di Maison Margiela, sotto la direzione di Glenn Martens, ha portato sul palcoscenico elementi di provocazione e riflessione. Ogni modella indossava una mascherina, e per il suo debutto nel prêt-à-porter, Martens ha deciso di utilizzare un apparecchio ortodontico, creando un effetto visivo disturbante. Questo gesto artistico ha richiamato l’attenzione su temi di libertà di espressione e repressione, in un contesto sociale critico.
Un contrappunto musicale
Il tutto è stato amplificato da un’orchestra di bambini che ha eseguito brani classici, creando un contrasto intrigante con le immagini inquietanti delle modelle. Nonostante il messaggio di fondo, Martens ha presentato una collezione sartoriale di alta qualità, con blazer e cappotti di grande impatto visivo. Le sue creazioni, tra cui un gilet da smoking e giacche in denim, hanno dimostrato una notevole maestria artigianale.
Hermès: eleganza equestre
Nessuno ha saputo interpretare l’essenza del suo marchio come Nadège Vanhee per Hermès, che ha infuso ogni look con elementi equestre. La sfilata si è svolta in un contesto raffinato, all’interno di un centro equestre, dove ogni capo ha esaltato la connessione tra moda e mondo equino. I materiali utilizzati, come pelli pregiate e tessuti trapuntati, hanno richiamato le coperte dei cavalli, integrandosi perfettamente con la tradizione della maison.
Le creazioni audaci
La collezione ha presentato tubini in pelle e gonne avvolgenti, in un equilibrio perfetto tra stile e funzionalità. Vanhee ha osato con dettagli audaci, come boleri e giacche da equitazione, utilizzando fibbie e redini in pelle per arricchire le silhouette. La combinazione di eleganza e sensualità ha aggiunto un nuovo livello di interesse alla sfilata.
Vivienne Westwood: un omaggio alla bellezza
Infine, la collezione di Vivienne Westwood, guidata dall’ex marito Andreas Kronthaler, ha chiuso la giornata con un tributo alla bellezza femminile. Presentata all’Institut de France, la sfilata ha mescolato lingerie e pigiami in un’interpretazione che abbraccia sensualità e audacia. Con tessuti lussuosi e un uso vibrante del colore, la collezione ha catturato l’immaginazione del pubblico.
Un finale memorabile
Kronthaler ha creato abiti da sera che univano storicismo e modernità, mentre gli uomini sfilavano in micro-tailleur e completi scozzesi audaci. Il finale ha visto la supermodella Heidi Klum, che ha reso omaggio all’epoca di Victoria’s Secret, indossando un body bianco scintillante. La reazione del pubblico è stata entusiasta, con un applauso caloroso per la presentazione e il messaggio di celebrazione della bellezza.
