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Nel panorama attuale, la Generazione Z si configura come un faro di speranza per un futuro più sostenibile. Questa generazione pone un forte accento sulla cura dell’ambiente, delle relazioni umane e della cultura. La Generazione Z possiede il potere di riscrivere le regole della moda.
In questo contesto, Polimoda, la rinomata scuola fiorentina di moda, abbraccia questa nuova visione attraverso iniziative come il Talent, che promuove progetti innovativi realizzati da studenti e alumni.
Il programma Talent di Polimoda
Il programma Talent rappresenta un percorso formativo che guida i giovani creativi dalla concezione dell’idea alla realizzazione imprenditoriale. Attraverso un supporto strategico e mentorship, Polimoda crea un ambiente fertile in cui i talenti emergenti possono esprimere la loro creatività e connettersi con il mondo professionale.
Nella sua edizione, due progetti si sono distinti per originalità e impatto: quelli di Luigi Simonetti e Hatem Ben Hassine.
Progetto di Luigi Simonetti
Luigi Simonetti ha presentato un progetto ispirato a un luogo di confine tra Campania e Molise. Il lavoro si concentra sulla valorizzazione dell’artigianato e dell’identità territoriale, fondendo tecniche tradizionali con materiali innovativi. Simonetti esplora il concetto di lusso emotivo e sostenibilità culturale, creando una narrazione visiva che riporta alla luce le tradizioni del Sud Italia tramite l’uso di fibre ricavate da materiali come il marmo e il fiore di loto.
Il progetto di Hatem Ben Hassine
Hatem Ben Hassine ha sviluppato Syncroni, una piattaforma digitale destinata a rivoluzionare il processo di casting nel settore della moda. Questa proposta si distingue per la capacità di rendere i flussi di lavoro più efficienti e rispettosi delle esigenze umane. Testato durante la Milano Fashion Week, Syncroni offre un sistema interattivo che semplifica il casting dei modelli, promuovendo un approccio organico e veloce alla creazione delle lineup.
Il valore della sostenibilità nella moda
I progetti vincitori di Polimoda dimostrano come la sostenibilità possa convivere con l’innovazione. Simonetti e Ben Hassine rappresentano una nuova generazione di designer che sfida le convenzioni del settore, evidenziando come il design responsabile possa essere al contempo creativo e redditizio. Attraverso queste visioni, Polimoda si posiziona come un laboratorio di idee, promuovendo una cultura imprenditoriale che unisce tradizione e modernità.
Il futuro della moda secondo la generazione z
La generazione z non si limita a seguire le tendenze, ma le crea, portando una ventata di freschezza nel mondo della moda. Un esempio emblematico è Rebecca Mastini, fondatrice di Quattordicidiciotto, un brand che sfida l’omologazione del settore. Mastini si distacca dal percorso accademico tradizionale per perseguire una visione più autentica della moda, utilizzando il suo background per sviluppare una linea che riflette la sua identità personale.
Un manifesto contro l’omologazione
Rebecca definisce la sua creazione come un manifesto estetico che critica il ripetersi di collezioni già viste. La proposta consiste nell’abbracciare l’errore come elemento di forza, trasformando le imperfezioni in opportunità di innovazione. Con un approccio audace, il lavoro di Rebecca riflette la volontà di una generazione desiderosa di rompere le barriere e affermare la propria voce nel mondo della moda.
La nuova imprenditorialità nella moda
Le storie di Simonetti, Ben Hassine e Mastini evidenziano come la creatività e la sostenibilità siano al centro del futuro della moda. La Generazione Z sta riscrivendo le regole del gioco, creando un panorama in cui i valori etici e l’innovazione coesistono. Con il supporto di istituzioni come Polimoda, questi giovani talenti stanno plasmando un’industria della moda più consapevole e responsabile, pronta a rispondere alle sfide del nostro tempo.
