Advertisements

Caterina Rugghia: il suo debutto cinematografico con Paolo Virzì

Advertisements
Advertisements

Caterina Rugghia, giovane attrice di 22 anni, ha recentemente debuttato nel mondo del cinema con il film Cinque secondi, diretto dal noto regista Paolo Virzì. Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, il film segna un importante passo nella carriera di questa talentuosa artista.

Nel film, Caterina interpreta il ruolo di Elena, la figlia del protagonista, Valerio Mastandrea. Elena è un personaggio complesso, affetta da sclerosi laterale amiotrofica (SLA), una condizione che richiede un approccio sensibile e profondo da parte dell’attrice. Con anni di formazione teatrale e di danza alle spalle, Caterina si è avvicinata a questo nuovo incarico con grande determinazione e impegno.

La preparazione per il ruolo

Affrontare un personaggio che vive una realtà complessa e difficile ha rappresentato una sfida significativa per Caterina. La giovane attrice ha spiegato che la principale difficoltà nel preparare il provino è stata comprendere e rappresentare la malattia e le sue implicazioni fisiche ed emotive. Per affrontare al meglio questo compito, ha dedicato tempo alla ricerca e all’approfondimento, cercando di comprendere a fondo la condizione della SLA.

Un approccio personale

Per Caterina, il segreto è stato partire dal proprio corpo, lavorando sulle tensioni muscolari e cercando di creare un’interpretazione autentica e personale. Ha sottolineato l’importanza di non copiare nessuno, ma di esplorare la propria interpretazione della realtà che il personaggio vive. Questo approccio le ha permesso di costruire un personaggio credibile e toccante.

Il lavoro con Valerio Mastandrea

Un aspetto rilevante dell’esperienza di Caterina è stato il lavoro al fianco di Valerio Mastandrea. L’attrice ha dichiarato che, fin dal primo incontro, si è creata una connessione particolare. Valerio, con la sua professionalità e umanità, ha saputo instaurare un’atmosfera serena sul set, consentendo a Caterina di sentirsi a proprio agio e di esprimere al meglio il suo talento.

Il supporto di un grande attore

Nonostante la giovane età, Caterina ha trovato in Valerio una figura di riferimento che l’ha guidata con saggezza, evitando atteggiamenti paternalistici. L’attrice ha evidenziato come il suo approccio lavorativo rappresentasse un perfetto equilibrio tra serietà e divertimento, sottolineando l’importanza di un ambiente positivo durante le riprese.

Le influenze della danza e del teatro

Caterina ha intrapreso il suo percorso artistico con la danza, praticandola per oltre tredici anni. Successivamente, ha scoperto la passione per la recitazione durante il liceo. “Ho sempre sentito che recitare fosse la mia vera vocazione”, ha dichiarato, sottolineando come la danza le abbia fornito una solida base per affrontare i ruoli sul palcoscenico. “La danza mi ha insegnato a superare i limiti, sia fisici che mentali, e ad affrontare le sfide passo dopo passo”.

Il ruolo della danza nella formazione artistica

Per Caterina, la danza ha rappresentato non solo un’attività fisica, ma un vero e proprio strumento di formazione. “Ho imparato a conoscere il mio corpo e a utilizzarlo per esprimere emozioni e stati d’animo”, ha spiegato. Questa competenza si è rivelata cruciale nel suo lavoro di attrice, permettendole di entrare in sintonia con i personaggi che interpreta.

Il red carpet e la visione cinematografica

La giovane attrice ha vissuto un momento indimenticabile sul red carpet della Festa del Cinema di Roma. Indossando un abito di Forte Forte e scarpe di Gianvito Rossi, ha descritto l’emozione come indescrivibile. Ha dichiarato di essersi sentita elegante e sicura di sé. Questo evento ha rappresentato un’importante opportunità per farsi notare nel mondo del cinema.

Film e ispirazioni

Riguardo al suo rapporto con il cinema, Caterina ha citato Il racconto dei racconti di Matteo Garrone come un film che l’ha profondamente colpita. “Quella pellicola mi ha aperto a nuove dimensioni narrative e visive, facendomi capire il potere del cinema”, ha dichiarato. Inoltre, ha espresso la sua ammirazione per l’attrice Valeria Bruni Tedeschi, definita una fonte d’ispirazione per la sua capacità di dare vita a mondi diversi attraverso la recitazione.

Caterina Rugghia si presenta come una giovane promessa del panorama cinematografico italiano, pronta a esplorare e a sorprendere con le sue future interpretazioni. Con un inizio tanto promettente come quello di Cinque secondi, il suo percorso artistico sembra destinato a crescere e arricchirsi di nuove esperienze.

Condividi

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Inoltre forniamo informazioni sul modo in cui utilizzi il nostro sito ai nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che hai fornito loro o che hanno raccolto in base al tuo utilizzo dei loro servizi. Visualizza dettagli