Argomenti trattati
La partecipazione del marchio Vivienne Westwood alla Riyadh Fashion Week ha suscitato un acceso dibattito, in particolare dopo la scomparsa della fondatrice nel 2022. La nipote della designer, Cora Corré, ha espresso il proprio disappunto riguardo a questa scelta, evidenziando che le recenti direzioni del brand non rispecchiano i principi e i valori che la stilista ha sempre sostenuto.
Le critiche della famiglia Westwood
Cora Corré ha sollevato interrogativi non solo sulla decisione di sfilare a Riyadh, ma ha anche messo in discussione altre scelte intraprese dal marchio dopo la morte di Vivienne. La critica si concentra sull’idea che tali scelte possano allontanarsi dalla visione originale della designer, nota per il suo impegno in cause sociali e ambientali. La famiglia teme che la commercializzazione del brand possa compromettere il messaggio che Vivienne Westwood ha rappresentato durante la propria vita.
La risposta del marchio
In risposta alle critiche, l’azienda ha difeso la sua partecipazione all’evento, affermando che il coinvolgimento rappresenta un’opportunità per avviare un dialogo e promuovere una maggiore comprensione culturale. Secondo il marchio, sfilare in un contesto come Riyadh rappresenta un passo verso l’apertura e l’inclusività nel mondo della moda.
Il contesto della Riyadh Fashion Week
Questo evento segna un momento significativo per la moda internazionale, poiché è la prima volta che la Riyadh Fashion Week accoglie marchi occidentali.
Tra i partecipanti, spicca la stilista Stella McCartney, che chiuderà la manifestazione il 21 ottobre con una sfilata che rappresenta il suo debutto nella regione. La McCartney è ben nota per il suo approccio sostenibile e il suo impegno contro la crudeltà verso gli animali, elementi centrali della sua proposta creativa.
Una collezione sostenibile
Durante la sfilata, Stella McCartney presenterà una selezione speciale delle sue collezioni, affiancata da pezzi d’archivio che riflettono l’identità del marchio e il suo impegno per l’innovazione. La collezione è stata progettata per essere 95% consapevole e 100% cruelty-free, evidenziando l’approccio pionieristico del brand nei confronti della moda sostenibile. Saranno inclusi materiali innovativi, come Yatay M, un’alternativa vegana alla pelle di struzzo realizzata con micelio e materiali riciclati, oltre a tessuti biologici e riciclati.
La Vivienne Foundation e il suo primo progetto
Nonostante le polemiche, la Vivienne Foundation, indipendente dal marchio, ha avviato una nuova collezione di T-shirt in edizione limitata. La collezione presenta quattro design iconici, in vendita al prezzo di 150 sterline ciascuna. Questo rappresenta il primo progetto ufficiale della fondazione dopo la scomparsa di Vivienne Westwood. I proventi saranno destinati a supportare organizzazioni che condividono i valori di attivismo della fondazione. La campagna di lancio è stata realizzata da Nick Knight e coinvolge volti noti come Kate Moss e il gruppo musicale Fontaines D.C..
Impatto e significato delle scelte del marchio
Le scelte del marchio Vivienne Westwood suscitano interrogativi sul futuro della moda e sull’equilibrio tra commercializzazione e integrità artistica. Alcuni analisti considerano la partecipazione a Riyadh come una mossa controversa, mentre altri la vedono come un’opportunità per avviare conversazioni significative su come la moda possa interagire con culture diverse. La sfida principale consiste nel preservare l’eredità di Vivienne Westwood mentre il marchio si adatta a un panorama in continua evoluzione.

