Pamela Prati scherza con la manager Eliana: “Mi hai plagiata”

Eliana Michelazzo e Pamela Prati, dopo l’ultima puntata di Non è la D’Urso, hanno risposto alle critiche con delle Instagram Stories da ‘censura’

Nell’ultima puntata di Live-Non è la D’Urso si è affrontato ancora una volta il tema del misterioso matrimonio di Pamela Prati. Mentre tutti gli ospiti si preoccupavano per le condizioni di salute dell’ex prima donna del Bagaglino, lei, in compagnia della sua agente e amica Eliana Michelazzo, si divertiva a ironizzare sulla cosa attraverso una serie di Instagram Stories.

Pamela ed Eliana ironizzano

Nell’ultimo appuntamento con Live-Non è la D’Urso si è affrontato ancora una volta il mistero che ruota attorno al matrimonio di Pamela Prati con l’inesistente Marco Caltagirone. Alla corte di Barbarella sono stati ospiti sia personaggi pro che contro questa squallida vicenda, ma quasi tutti hanno giustificato l’ex prima donna del Bagaglino preoccupandosi per le sue condizioni di salute. Le nozze, dettaglio molto strano, sono state rimandate a pochissimi giorni dalla celebrazione proprio perché la Prati avrebbe qualche problema cardiaco. Insomma, anche se credere all’happy end di questa storia risulta pressoché impossibile, quasi tutti i presenti a Live-Non è la D’Urso hanno incolpato della vicenda le due agenti Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo, vedendo la soubrette come una vittima. Nello stesso momento in cui Barbarella discuteva nel suo talk show di questo strano caso diventato ormai mediatico, Pamela, invece che stare a casa a curare i suoi problemi cardiaci, era con la Michelazzo a prendere in giro quanti discorrevano del suo matrimonio. Attraverso una serie di Instagram Stories, la Prati e la fedele Eliana hanno ironizzato sul fatto che la soubrette possa essere “plagiata” dalle sue agenti. L’ex volto di Uomini e Donne chiede alla sua ‘assistita’: “Pamy, ma sei plagiata?”. La futura ‘sposa’ di Marco Caltagirone ha risposto: “Sì… Plagiatissima! Ely, scusami… Mi stai plagiando! Me ne vado!”. Un siparietto che, invece che far ridere, ha reso la situazione molto più chiara di quella che appare. A sessant’anni suonati, così come sottolineato da Roberto D’Agostino, si può essere tanto ingenui? Ad oggi i dubbi iniziano a riguardare anche la futura sposa.

Le conclusioni della Michelazzo

La Michelazzo, come se non bastassero le Stories con la Prati, ha voluto trarre le sue conclusioni. Si legge: “Bella gente stasera… Vergogna. Il più pulito ha la rogna! Meno male che le denunce sono già state fatte!”. Già da questo suo primo pensiero ci sarebbero molte cose da dire. Eliana si riferisce ovviamente a Live-Non è la D’Urso, ma, forse, quelli che dovrebbero provare vergogna non sono quanti hanno testimoniato contro di loro, bensì le artefici di tanto malessere. Oltre alla Prati infatti, saltano fuori testimonianze come se non ci fosse un domani e pensare che tutti si siano schierati contro l’Aicos Management ha dell’assurdo. Possibile che tutti abbiano deciso di mentire per accrescere la loro popolarità? Un giornalista come Alfonso Signorini o un’attrice come Manuela Arcuri non hanno di certo bisogno di una Michelazzo o una Perricciolo per essere famosi. Nonostante tutto, visto che come direbbe il buon Tonon ‘all’orrore non c’è mai fine’, Eliana ha concluso: “Sono davvero preoccupata, perché mi dispiace. Ma abbiamo scherzato e giocato. Ma vi rendete conto? Ma quante str**zate dicete? Ma vergognatevi! Vergogna, vergogna, vergogna. Dare delle truffatrici a delle donne che lavorano e si fanno il mazzo da una vita, non ve lo permetto. State facendo un bullismo mediatico senza fine. È davvero tutto pesante e anche se ci fa tutto male, cerchiamo di andare avanti. Però basta!! Anche io credo all’azione che vola! Buonanotte”. Ora, tralasciando la morte immediata della maestra di scuola della Michelazzo, vorrei rivolgere loro una sola domanda: in questa squallida vicenda, chi sta facendo del “bullismo mediatico”? Molto probabilmente, per Eliana il termine “bullismo” va a braccetto con la coniugazione del verbo dire, o meglio “dicete”.

Scritto da Fabrizia Volponi

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