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La Milano Fashion Week si avvicina alla conclusione, ma l’energia e l’entusiasmo che si respirano in città sono ancora palpabili. Questa edizione ha visto un susseguirsi di sfilate che hanno messo in mostra non solo il talento di stilisti consolidati, ma anche l’ingresso di nuovi nomi nel panorama della moda.
In particolare, il quinto giorno ha regalato momenti sorprendenti e collezioni che meritano di essere esplorate.
Nuove direzioni creative
Un evento che ha catturato l’attenzione è il debutto di Louise Trotter come direttrice creativa di Bottega Veneta. La sua prima collezione ha ricevuto apprezzamenti per la coerenza e l’originalità, dimostrando di avere una visione chiara e innovativa. La designer ha reinterpretato il DNA del marchio con un tocco fresco e contemporaneo.
Un’escursione nel mondo della moda
In un colpo di scena che ha lasciato i partecipanti a bocca aperta, Meryl Streep, nei panni di Miranda Priestly, è stata avvistata in prima fila alla sfilata di Dolce&Gabbana. La sua presenza non è stata casuale: Milano è attualmente il set del sequel di Il Diavolo veste Prada, previsto per il 2026. La passerella si è trasformata in un vero e proprio set cinematografico, fondendo moda e cinema in un’esperienza unica.
Collezioni Primavera-Estate 2026
La collezione Ferrari per la Primavera-Estate 2026 trae ispirazione dall’officina, un luogo simbolo per il marchio. Sotto la direzione creativa di Rocco Iannone, i capi presentati hanno evidenziato una ricerca della semplicità, puntando sulla purezza dei materiali come seta, cashmere e denim. La palette cromatica si è concentrata su tonalità naturali, esaltando l’essenza di ogni design.
Femminilità e eleganza mediterranea
Un’altra collezione degna di nota è quella di Ermanno Scervino, che celebra una femminilità dallo spirito nomade, ispirata all’eleganza mediterranea. I capi presentati evocano luci e trasparenze tipiche delle coste, combinando plissé, uncinetto e chiffon con abiti sartoriali. Le sfumature di sabbia, gesso e arancio si mescolano a toni più intensi, come blu e grigi, creando un’atmosfera raffinata e contemporanea.
Ritorni e tributi
Stella Jean ha fatto il suo ritorno alla Milano Fashion Week dopo due anni di assenza, presentando una collezione vibrante che esprime un forte messaggio di artigianalità e responsabilità sociale. La designer ha chiuso la sua sfilata con una maglietta che recitava “Grazie Mr. Armani”, un tributo a chi l’ha supportata nei suoi esordi. Questa gestualità ha coinvolto il pubblico, sottolineando il valore delle relazioni nel mondo della moda.
Un mix di stili e influenze
La collezione di Dolce&Gabbana ha aperto la stagione con capi che fondono eleganza e freschezza. Tra completi in cotone rigato e dettagli gioiello, la proposta ha puntato su uno stile da uscita, con giacche in pelle e capi sartoriali. I colori, che spaziano da azzurro e rosa a toni più scuri come il nero, hanno esaltato la sensualità tipica del marchio.
Infine, la collezione di MSGM ha rappresentato un dialogo tra passato e presente, mescolando elementi tradizionali con influenze contemporanee. La sfilata ha visto righe, pois e fiori interagire con materiali diversi, creando un’estetica variegata con richiami agli anni Ottanta, ma sempre con un approccio giocoso e innovativo.

