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La fine di una relazione può intraprendere due percorsi distinti: uno che ci spinge verso la celebrazione della vita e l’altro che invita a un profondo viaggio interiore. Rosalía, con il suo nuovo album Lux, ci conduce in quest’ultimo, trasformando il dolore in un’esperienza quasi mistica.
Pubblicato il 7 novembre, questo progetto rappresenta una risposta sia a conflitti globali che a disillusioni personali, come la sua recente separazione da Rauw Alejandro.
Un album come preghiera moderna
Nel corso di un’intervista, Rosalía ha descritto Lux come una forma di preghiera contemporanea, un tributo a figure sacre come Santa Rosalía, la nobildonna palermitana che, secondo la tradizione, abbandonò le nozze per dedicarsi alla vita eremitica. Questo legame con il sacro è evidente in tutto l’album, dove l’artista esplora l’universo femminile attraverso la musica e la spiritualità.
Icone femminili e misticismo
Il disco si immerge nel misticismo, attingendo a figure storiche come Rabi al-Adawiyya, Santa Lucia e Giovanna D’Arco. Rosalía si fa portavoce di un messaggio potente che sfida le convenzioni, dando vita a un’opera che mescola tradizione e modernità. Con l’ausilio della London Symphony Orchestra, l’artista canta in 18 tracce, narrando la sua vita attraverso le esperienze di sante e martiri.
Un viaggio tra il sacro e il profano
Rosalía, che ha sempre mostrato interesse per la spiritualità, ha rivelato di aver pensato a una carriera in Teologia prima di dedicarsi alla musica. Durante i suoi studi presso la Scuola di Musica della Catalogna, ha composto musiche per storie d’amore tormentate. In Lux, l’artista si confronta con i temi della perdita e del desiderio, creando un dialogo tra il mondo terreno e quello divino.
Riflessioni sull’amore e la perdita
Brani come Berghain, in collaborazione con Björk, esplorano il disamore e l’ossessione, riflettendo su come le esperienze personali possano diventare universali. Il video musicale di questa canzone, diretto da Nicolas Mendez, si ispira a opere cinematografiche che trattano l’emarginazione femminile, rivelando le complessità della condizione delle donne nella società contemporanea.
Il potere dell’estetica e della narrazione
La visione artistica di Rosalía è sempre stata caratterizzata da un’estetica forte e distintiva. In Lux, la sua immagine è quella di una santa postmoderna, con un velo che evoca simboli di devozione. Sulla copertina dell’album, la scelta di indossare un abito bianco e un’acconciatura che ricorda un’aureola contribuisce a costruire un’immagine di purezza e trasformazione.
La narrazione visiva è arricchita da elementi come rosari e croci, creando una liturgia pop unica. L’album è concepito per essere ascoltato come un’entità unitaria, piuttosto che una serie di singoli disgiunti. Questa scelta riflette un’intenzione di riportare l’attenzione sull’esperienza complessiva dell’ascolto, un valore che sembra mancare nel panorama musicale attuale.
Un messaggio di ribellione e libertà
Oltre alle tematiche religiose, Lux affronta anche il risentimento e la lotta per la libertà femminile. Con tracce come Novia Robot, Rosalía critica l’oggettificazione delle donne nel contesto digitale, utilizzando l’ironia per esprimere un messaggio di ribellione. La sua musica diventa così un potente strumento di espressione, capace di affrontare questioni sociali e culturali in modo diretto e provocatorio.
In conclusione, Lux di Rosalía non è solo un album, ma un viaggio tra sacralità e modernità, un’opera che invita a riflettere sulla condizione femminile e sull’esperienza umana in un mondo in continua evoluzione. Con questa nuova creazione, Rosalía si conferma non solo come artista di talento, ma anche come simbolo di una nuova era musicale che abbraccia la complessità e il mistero del vivere.
