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Dal 14 al 17 ottobre, il Recinto Modernista di Sant Pau ha ospitato l’ultima edizione di 080 Barcelona Fashion, un evento che ha riunito 24 marchi e attratto oltre 11.000 visitatori. In questa 36ª edizione, la manifestazione ha evidenziato la sinergia tra marchi storici e nuove realtà emergenti, mettendo in risalto la cultura della moda catalana e il suo respiro internazionale.
Questo evento ha segnato un importante ritorno alla normalità per molti stilisti, come ha sottolineato Moisés Nieto, il quale ha presentato la sua prima sfilata dal vivo dopo un periodo di presentazioni virtuali dovute alla pandemia. “080 è una piattaforma fresca, con una comunicazione internazionale unica e un’atmosfera che differisce notevolmente da Madrid”, ha dichiarato lo stilista, che sta celebrando i 15 anni del suo marchio con una collezione che rievoca elementi del passato.
Tradizione e innovazione nella moda spagnola
Tra i partecipanti, anche marchi affermati come Guillermina Baeza, che ha descritto l’evento come una vera e propria casa per i designer catalani. “Essere qui significa abbracciare l’internazionalità e la diversità. La nostra moda è versatile e può essere indossata in molteplici occasioni, non solo al mare”, ha commentato Belén Larruy Baeza, figlia della fondatrice e attuale direttrice creativa del brand. Con 40 anni di storia, la Maison si sta preparando a un rilancio globale nei prossimi anni, mirando a mercati come Messico, Cile e Australia.
Ritorno all’e-commerce e nuove aperture
Un altro marchio di spicco, Custo Barcelona, ha svelato la sua collezione per la Primavera-Estate 2026 durante l’evento. “Stiamo festeggiando il nostro 45° anniversario, con un forte focus sull’e-commerce e l’apertura di nuovi punti vendita a Madrid e Milano”, ha dichiarato lo stilista. Questa edizione ha mostrato non solo il talento locale, ma anche la spinta verso l’internazionalizzazione delle aziende spagnole.
Il valore delle collaborazioni e l’espansione internazionale
La manifestazione 080 Barcelona Fashion ha attratto marchi che, pur avendo radici spagnole, hanno uno sguardo rivolto ai mercati esteri. Eikō Ai, presente dal 2019, ha enfatizzato l’importanza di esprimere creatività in un contesto internazionale. “Le nostre collezioni trovano un forte riscontro negli Stati Uniti, mentre in Spagna stiamo cercando di aumentare la nostra visibilità”, ha affermato Gloria Lladó Ferrer, cofondatrice del marchio.
Il mercato spagnolo e le sfide internazionali
È un dato di fatto che la moda spagnola fatica a trovare spazio nel mercato locale. Marchi come Habey Club e Reparto Studio hanno sfilato per la seconda volta, cercando di affermarsi a livello globale. “Abbiamo avviato la vendita online e stiamo preparando il nostro ingresso nel mercato multimarca”, hanno dichiarato i fondatori di Reparto Studio. “L’internazionalizzazione è essenziale per noi”, ha aggiunto Marta Coca, direttrice della manifestazione, sottolineando l’importanza di alleanze strategiche come quella con Spain Gallery.
Un nuovo inizio dopo Sant Pau
Con un budget di 2,15 milioni di euro, di cui 150.000 forniti dal Comune di Barcellona, l’evento ha chiuso il sipario al Recinto Modernista di Sant Pau, lasciando aperta la questione sul suo futuro. “Stiamo considerando nuove location per la prossima edizione di aprile, puntando a uno stile che rappresenti l’identità di Barcellona, ma diverso da quello che abbiamo visto finora”, ha concluso Marta Coca.

