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La moda parigina ha recentemente accolto tre designer americani che stanno ridefinendo il concetto di glamour. Giovedì, l’interpretazione di Mugler da parte di Miguel Castro Freitas ha fatto il suo debutto, insieme a visioni audaci di Rick Owens e Daniel Roseberry di Schiaparelli.
Questi stilisti offrono a Parigi una nuova prospettiva sull’alta moda.
Mugler: un ritorno alle origini del glamour
La sfilata di Mugler, coordinata da Miguel Castro Freitas, si è svolta in un suggestivo parcheggio sotterraneo vicino a Place de la République. Nonostante l’ambientazione cupa, i look presentati hanno irradiato un glamour senza tempo, evocando il fascino degli anni ’90, periodo in cui Thierry Mugler si affermò nel mondo della moda.
Riferimenti stilistici e innovazione
Freitas, con una carriera caratterizzata da esperienze in rinomate maison, ha saputo mescolare eleganza e rigore sartoriale. Ha creato abiti da cocktail che richiamano lo stile iconico di John Galliano e la precisione di Raf Simons. La sfilata ha presentato capi straordinari, tra cui giacche adornate con piume e gonne dalla struttura innovativa, realizzati in collaborazione con Maison Février, prestigioso produttore di piume.
Un tocco di sensualità
I capi di Freitas hanno saputo combinare pelli effetto seconda pelle e dettagli audaci, come fiori in pelle, creando silhouette che esaltano la figura femminile.
Il designer ha dimostrato una particolare abilità nel giocare con scollature e spalle modellate, rivelando una maestria nel controllo del design. La collezione di Freitas si presenta più grandiosa rispetto al passato e si distacca dall’ossessione sadomaso del suo predecessore, proponendo un’immagine di eleganza e sensualità.
Rick Owens: un’esperienza sensoriale unica
Le sfilate di Rick Owens sono spesso considerate delle performance artistiche, e l’ultima non ha fatto eccezione. Ambientata nella maestosa fontana del Palais de Tokyo, la sfilata ha presentato silhouette sottili e glamour che si muovevano con grazia lungo una scalinata metallica, creando un’atmosfera quasi mistica.
Elementi scenici e musicali
Il fumo di ghiaccio secco e la musica avvolgente, tra cui un remix di Somebody to Love, hanno amplificato l’esperienza visiva. La collezione, intitolata “Temple”, ha richiamato il dialogo tra raffinatezza e squallore, tematica centrale nel lavoro di Owens, presentando abiti in organza tecnica e tulle riciclato che sfidano le convenzioni.
Una fusione di stili
La collezione ha bilanciato l’essenza californiana e l’eleganza europea, presentando capi audaci come pantaloni in pelle oversize e stivali in Perspex. Questo contrasto tra glamour e franchezza americana è diventato un marchio di fabbrica per Owens, che continua a sorprendere il pubblico con la sua visione distintiva della moda.
Schiaparelli: una danza di luci e ombre
La collezione di Daniel Roseberry per Schiaparelli, intitolata “Dancer in the Dark”, ha portato una nuova intensità alle passerelle parigine. Con un’attenzione particolare al sex appeal sofisticato, Roseberry ha presentato una selezione di abiti pensati per le ore notturne.
Un viaggio nella sartorialità
I look di Roseberry si sono distinti per la loro sartorialità rigorosa, proponendo silhouette che esaltano una donna forte e sicura. Le giacche e le gonne a tubino presentavano tagli audaci, accompagnati da abiti in pelle che si adattavano perfettamente al corpo. La collezione ha catturato l’attenzione grazie a dettagli in raso e trasparenze strategiche.
Atmosfera intrigante
La scenografia al Centre Pompidou ha conferito un tocco di mistero, grazie a moquette nera e luci teatrali che hanno creato un ambiente suggestivo. La presenza di Kendall Jenner, con un abito in chiffon di seta a pois super-trasparente, ha ulteriormente enfatizzato l’atmosfera di seduzione e potere della collezione.
Le recenti sfilate di Mugler, Rick Owens e Schiaparelli a Parigi non solo celebrano il glamour, ma rappresentano anche l’evoluzione della moda contemporanea, portando audacia e innovazione in un settore in continua trasformazione.
