Le tendenze emergenti nel campo della mobilità elettrica evidenziano un’espansione senza precedenti delle infrastrutture dedicate, con una previsione di crescita esponenziale nei prossimi anni. Secondo un rapporto di Gartner, le vendite di veicoli elettrici (EV) potrebbero superare il 50% del totale entro il 2030.
Questa disruptive innovation sta trasformando non solo il mercato automobilistico, ma anche l’urbanistica e l’ecosistema urbano.
Le città stanno già implementando sistemi di ricarica rapida e stazioni di scambio di batterie per facilitare l’adozione dei veicoli elettrici. La velocità di adozione prevista è straordinaria, supportata da investimenti significativi da enti pubblici e privati. Le aziende che non si preparano a questo cambiamento rischiano di rimanere indietro.
Le implicazioni per le industrie e la società sono enormi.
La transizione verso la mobilità elettrica non solo ridurrà le emissioni di CO2, ma cambierà anche il modo in cui le persone si spostano nelle città. Le nuove politiche di mobilità urbana dovranno tener conto di un’integrazione più efficiente tra trasporto pubblico e privato, promuovendo l’uso di mezzi elettrici e sostenibili.
Per prepararsi oggi, le aziende devono investire in tecnologie di ricarica e collaborare con le amministrazioni locali per sviluppare soluzioni infrastrutturali.
È fondamentale adottare un approccio esponenziale e non lineare: chi implementa strategie innovative avrà un vantaggio competitivo nei prossimi anni.
Scenari futuri probabili prevedono città dotate di reti di trasporto completamente elettriche, in cui i mezzi pubblici saranno alimentati da fonti di energia rinnovabile. Queste innovazioni non solo miglioreranno la qualità dell’aria, ma contribuiranno anche a una maggiore vivibilità urbana, favorendo la creazione di spazi più verdi e sostenibili.
