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La Milano Fashion Week ha aperto le sue porte a una nuova visione creativa, portando alla ribalta il lavoro di David Koma, il direttore creativo di Blumarine dal 2024. La sua collezione per la primavera-estate 2026 promette di trasportare in un affascinante racconto gotico, dove la grazia si intreccia con l’oscurità in un modo mai visto prima.
Il designer georgiano ha rivelato che la sua ispirazione deriva dalla letteratura gotica e dalle storie d’amore intrise di tormento, elementi che si riflettono nella sua nuova visione per il marchio. Koma ha descritto il suo lavoro come un gioco di contrasti, un continuo passaggio tra luce e ombra, morbidezza e rigidità, un tema che permea ogni singolo abito della collezione.
Un viaggio nella favola gotica
La collezione di Koma si presenta come una sorta di fiaba fantasy-pop, dove vibrazioni di esuberanza e malinconia si fondono per creare capi di abbigliamento dal movimento drammatico.
L’intento del designer è chiaro: cercare una bellezza che, pur affascinando, porta con sé una certa inquietudine. Ogni abito sembra raccontare una storia, una narrazione visiva che invita a esplorare i confini tra il noto e l’ignoto.
Materiali e dettagli che raccontano una storia
La collezione include abiti realizzati in georgette, riccamente decorati con ricami di farfalle e inserti in pizzo rebrodé. Questi elementi delicati si contrastano con dettagli più grezzi, come bordi sfrangiati e gonne in tulle elastico, evocando la complessità delle ragnatele.
Ogni pezzo è pensato per sfidare le convenzioni e per esplorare il tema della costruzione e decostruzione dei codici estetici di Blumarine.
Le bluse romantiche, in georgette stropicciata, sono decorate con stampe a pois che si trasformano in grafiche dal sapore camouflage, creando un dialogo visivo sorprendente. Anche le gonne in taffetà e pizzo, insieme ai pantaloni cargo in canvas, partecipano a questo affascinante gioco di contrasti, dove la tradizione si incontra con l’innovazione.
Accessori che amplificano il messaggio
Non sono solo gli abiti a riflettere questa dualità; anche gli accessori rivestono un ruolo fondamentale. L’hardware metallico, ad esempio, crea un forte contrasto con la fluidità delle silhouette, evidenziando la tensione tra rottura e armonia che caratterizza l’intera collezione. Le grandi croci di strass e i body charm applicati su abiti scivolati aggiungono un tocco di teatralità, mentre libellule, farfalle e ragni diventano elementi di punta in maxi collane e orecchini, arricchendo ulteriormente la narrativa visiva.
Una nuova forma di espressione
Il risultato finale è un linguaggio innovativo, dove resistenza e morbidezza si fondono per dare vita a un’estetica sorprendente. La chiave di questo approccio risiede nella creazione di contrasti potenti, che sfidano le aspettative e offrono una lettura fresca e sorprendente della moda. Koma ha saputo cogliere l’essenza di ciò che significa esprimere emozioni attraverso il tessuto, trasformando una sfilata in un’esperienza immersiva.
La collezione primavera-estate 2026 di Blumarine, sotto la direzione di David Koma, non è solo una proposta di moda, ma un vero e proprio racconto che invita a riflettere sui temi della bellezza e dell’inquietudine, in un mondo dove ogni abito racconta una storia unica da scoprire.
