Elisa: un viaggio interiore tra colpa e amore

Non crederai mai a come un film può affrontare il tema della redenzione attraverso la storia di una donna condannata per omicidio. Scopri di più su Elisa, il nuovo capolavoro di Leonardo Di Costanzo!

Il nuovo film di Leonardo Di Costanzo, dal titolo Elisa, offre uno sguardo profondo e inquietante sul cuore di un’assassina. Presentato in concorso al Festival di Venezia 2025, il film esplora tematiche di colpa, perdono e redenzione. L’uscita nelle sale cinematografiche è fissata per il 5 settembre.

Un racconto di vita e di ombra

La protagonista, Elisa Zanetti, interpretata da Barbara Ronchi, è una donna di 35 anni, rinchiusa in una struttura riabilitativa da un decennio. Condannata per l’assassinio della sorella, la sua esistenza è segnata da segreti e rimorsi. All’interno di un ambiente che appare paradossalmente privilegiato, Elisa condivide la quotidianità con altre detenute, portando però il peso di un crimine atroce.

La narrazione si sviluppa attraverso i ricordi di Elisa, che si confrontano con la realtà della vita in carcere.

La sua routine prevede la partecipazione a un coro e il lavoro in un bar, ma è l’interazione con il criminologo Alaou, interpretato da Roschdy Zem, a stimolare una riflessione profonda sul suo passato. Le sedute di terapia diventano un’opportunità per esplorare le motivazioni alla base del suo gesto criminale.

La ricerca della verità

La verità emerge come parola chiave in questo viaggio interiore. Elisa non cerca solo una giustificazione per il suo gesto, ma si confronta con la sua essenza e le conseguenze delle sue scelte.

Attraverso flashback inquietanti, rivivrà il momento in cui ha distrutto la vita di una persona a lei cara, un atto che ha segnato in modo indelebile la sua esistenza.

Il film offre una prospettiva rara sul male, non come un’entità astratta, ma come parte integrante dell’essere umano. Di Costanzo invita a considerare i personaggi non come mostri, ma come esseri complessi e capaci di trasformazione. “L’attenzione è stata posta su chi convive con il male, ma io volevo vedere la persona dietro l’atto”, afferma il regista. Questo approccio induce a riflettere su come la società percepisca il crimine e la colpa.

Un viaggio di redenzione

Elisa non rappresenta solo una storia di omicidio; è anche un racconto di amore, rancore e possibilità di una seconda chance. Mentre cerca di fare pace con i suoi demoni, il film esplora le dinamiche familiari e il desiderio di riconciliazione. In un contesto in cui la vendetta sembra prevalere, Elisa simboleggia la ricerca di comprensione e perdono.

Il viaggio interiore di Elisa invita a riflettere su come ciascuno affronti il dolore e la sofferenza. La sua storia sfida a guardare dentro di sé, confrontandosi con paure e scelte personali. Elisa si preannuncia come un’esperienza cinematografica unica, capace di lasciare il pubblico senza parole.

Scritto da Staff
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