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Il nuovo documentario intitolato Brunello, il visionario garbato rappresenta un capitolo significativo nella narrazione della vita di uno dei più noti imprenditori italiani. Giuseppe Tornatore, regista premio Oscar, ha realizzato questo progetto per raccontare non solo il successo di Cucinelli, ma anche il suo profondo legame con le radici contadine e i valori che hanno guidato la sua carriera.
I fatti
Il film combina abilmente elementi di fiction e materiale d’archivio, supportato dalle suggestive musiche di Nicola Piovani. Questo approccio ibrido consente di esplorare le diverse fasi della vita di Cucinelli, dall’infanzia nel piccolo borgo di Solomeo fino alla fondazione della sua azienda di moda, oggi un marchio di fama mondiale.
La genesi del progetto
Tre anni fa, Cucinelli ha deciso di trasformare la sua straordinaria storia in un progetto cinematografico, affidando a Tornatore la responsabilità di raccontarla.
L’imprenditore ha saputo costruire un impero del cashmere con un fatturato che supera il miliardo di euro, mantenendo la produzione in Italia e promuovendo l’artigianalità. Questo film rappresenta non solo un omaggio alla sua carriera, ma anche una celebrazione dei principi etici e della filosofia di lavoro che lo hanno guidato.
Il simbolismo della partita a carte
Un elemento centrale del documentario è rappresentato da una metafora visiva: una partita di carte tra Cucinelli e un avversario invisibile.
Questa immagine è stata scelta da Tornatore per simboleggiare le sfide e le scelte che l’imprenditore ha affrontato nel corso della sua vita. Ogni capitolo del film si snoda come una mano di carte, rivelando le diverse fasi della sua esistenza.
Un cast di talento
Per dare vita a Brunello Cucinelli, Tornatore ha selezionato tre attori, ciascuno dei quali rappresenta una fase distinta della vita dell’imprenditore: Francesco Cannevale, Francesco Ferroni e Saul Nanni. La moglie di Cucinelli, Federica Benda, sarà interpretata da Emma Fatone, mentre Mamma Maria avrà il volto di Beatrice Carlani. Questa scelta di casting mira a trasmettere l’autenticità e la complessità della vita di Cucinelli.
Un evento di grande prestigio
La prima mondiale del film si terrà il 4 dicembre a Cinecittà, inaugurando ufficialmente il nuovo Teatro 22, il più grande e moderno teatro di posa in Europa. Questo evento rappresenta un momento significativo per il cinema italiano e un tributo alla storia di Cucinelli, simbolo dell’artigianato come forma d’arte. La serata si preannuncia memorabile, con oltre mille invitati, tra cui celebrità e personalità del mondo della cultura e dell’imprenditoria.
Un messaggio per le nuove generazioni
Cucinelli ha dichiarato che questo film è anche una testimonianza per i giovani, un invito a credere nei propri sogni. La realizzazione del documentario ha richiesto un intenso lavoro di tre anni, in cui Tornatore ha immerso il pubblico in una storia di passione e riscatto sociale, intrisa di valori italiani.
La distribuzione del film nelle sale italiane è fissata per il 9, 10 e 11 dicembre. Si tratta di un’uscita-evento di grande rilevanza. Dopo il debutto in Italia, il film sarà proiettato in tutto il mondo nel 2026, veicolando il messaggio di un imprenditore che ha saputo coniugare etica e successo.
