Vibratore: guida alla scelta dell’acquisto

Che tipi di vibratore esistono e come funzionano. Vediamo, inoltre, le migliori tecniche di masturbazione con questo oggetto.

Come funziona il vibratore? Vediamo insieme questa interessante guida alla scelta dell’acquisto di questo oggetto molto usato dalle donne di tutto il mondo. Tanto utilizzato da diventare, tra l’altro, uno dei sex toys più conosciuti.

Come funziona il vibratore

Qual è il funzionamento di un vibratore? Attraverso un motore, questo provoca delle vibrazioni più o meno intense, che portano all’eccitazione sessuale.

Le donne lo usano per massaggiare la parte esterna della vagina, come ad esempio il clitoride. Oppure la parte interna, inserendolo direttamente in vagina. Inizialmente, questi erano venduti soltanto dei sexy shop. Oggi invece, con l’avvento di internet e la sua sempre più rapida diffusione, il mercato è diventato molto più grande. Ne possiamo quindi trovare di molti e di tante fatture.

Esistono quelli a batteria, che sono i più comuni. Come anche quelli a corrente elettrica. Altri poi possiedono un regolatore di velocità, che permette di intensificare o meno le vibrazioni. Assieme alla forma classica, di tipo fallico, ne esistono delle più disparate. Si va da quelli a forma di coniglio, di marmotta, di papera, fino a quelli di forma di bruchi o di sirene.

Il materiale che viene utilizzato è, in genere, il silicone. Questo offre una sensazione di flessibilità, ma anche di buona maneggevolezza. Vi sono anche di differenti misure. Dalle più piccole, che si aggirano sui 10 cm di dimensioni, si arriva fino a 20 e il diametro massimo in genere raggiunge i 4,5 cm. Il costo va, in genere, dai 30 euro ai 120. La scelta è quindi davvero vasta.

Migliori vibratori

Quali sono i migliori vibratori per autoerotismo femminile? Tutto dipende da cosa piace alla donna. Se vogliamo stimolare il clitoride, è meglio scegliere un vibratore apposito per questo tipo di stimolazione. Esistono, inoltre, anche degli stimolatori di vagina, che sono forse i più classici.

Tra questi, è necessario fare un’opportuna distinzione. Vi sono quelli per punto G, che hanno una forma ergonomica e una speciale curvatura in punta, e altri che, invece, sono a forma simile a quella di un pene.

Per stimolare clitoride e vagina insieme, invece, esistono alcuni vibratori che si chiamano rabbit. Questi hanno una linguetta a forma di coniglio ed è per questo che si chiamano così.

Raddoppiano la sensazione di piacere, poiché riescono a stimolare in contemporanea il punto G e il clitoride. Infine, esistono i vibratori per l’orifizio anale, che servono a dare orgasmi differenti e sensazioni di piacere molto intense.

Come usare il vibratore

Come usare il vibratore per l’autoerotismo femminile? Per ciò che riguarda la vibrazione, esistono tanti tipi: alcuni ne hanno una sola, altri invece ne hanno di intensità crescente. Altri ancora hanno programmi di vibrazione differente.

Se vogliamo usarlo per stimolare direttamente il clitoride, è consigliabile poggiarlo sulla superficie di esso. Altrimenti, se vogliamo una penetrazione vaginale, per simulare un rapporto sessuale, è possibile inserirlo in vagina.

In alcuni casi può essere necessaria una goccia di lubrificante, per bagnare la zona e favorire l’inserimento dell’accessorio.

La forma è spesso dettata dalla zona erogena che si vuole stimolare. Quelli di forma fallica, sono ovviamente da inserire in vagina e, spesso, hanno venature in lungo molto stimolanti, con tanto di testa ricurva a forma di glande. Altri, invece, hanno una forma insospettabile.

Sono quelli più nuovi, ideali da tenere anche in bella vista, dato che sembrano un rossetto o una paperella. Quelli di ultima generazione hanno anche una porta USB, che si può collegare al computer per ricaricare. Alcuni sono, inoltre, waterproof. Possono, infatti, essere utilizzati sotto la doccia.

Per ciò che riguarda le dimensioni, invece, dobbiamo considerare che quelli più piccoli possono dare piacere come quelli grandi.

I primi sono più pratici e discreti rispetto agli altri. Quelli grandi, invece, appagano alla vista. Per chi è alle prime armi, si consiglia di iniziare con uno di dimensioni ridotte, per poi passare a quelli più grandi via via che ci si è abituate.

Tecniche di masturbazione

Le tecniche di masturbazione con il vibratore possono essere varie. Tutto dipende da ciò che piace alla donna e dal tipo di intensità che vuole ottenere.

Può decidere di stimolare il clitoride, di inserirlo direttamente in vagina, oppure può decidere di stimolare il punto G, grazie all’uso di uno strumento ricurvo.

Non esiste una tecnica precisa per praticare autoerotismo con il vibratore, ma ce ne sono tante. Il vibratore può essere usato anche in coppia. Anziché autoerotismo, in questo modo diventa un gioco preliminare, da usare magari prima del rapporto sessuale vero e proprio.

Esistono anche particolari vibratori da uomini, che massaggiano la zona perineale ad esempio. Tuttavia sono ancora poco utilizzati a causa dei tabù che vi sono circa tale argomento nel panorama maschile.

Vi consigliamo di seguito i 2 vibratori più venduti su Amazon

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