La rabbia di Sonia Bruganelli dopo morte Garofalo

La morte di Marco Garofalo e la rabbia di Sonia Bruganelli, moglie di Paolo Bonolis e amica del coreografo: "Quanto amore ora che è morto"

La morte di Marco Garofalo, giunta dopo una lunga malattia, ha provocato moltissime reazioni nel mondo dello spettacolo e, in particolare, nell’ambiente artistico legato alla danza televisiva. Hanno scritto pubblicamente i loro messaggio moltissimi dei ballerini e degli artisti che hanno lavorato con il coreografo nel corso degli anni, così come sono arrivati i messaggi di condoglianze scritti dagli allievi della scuola di Amici che hanno avuto l’opportunità di essere formati da lui.

Fuori dal coro dei ricordi nostalgici e del dolore si alza la voce di Sonia Bruganelli, moglie di Paolo Bonolis e amica del coreografo scomparso, che ha molto da ridire sul comportamento dei colleghi di Garofalo.

La morte di Marco Garofalo sui social

Il mondo della televisione italiana ha assorbito da poco l’onda lunga che ha investito i social di messaggi costernati dopo la morte di Fabrizio Frizzi. Di quell’onda lunga e di quell’insieme di personaggi pronti a battersi il petto c’è stata un’edizione in piccolo dopo la morte di Marco Garofalo. I social, così come le testate che si occupano di spettacolo, hanno dovuto riportare sia la notizia di cronaca e qualche rispettosa informazione sulla carriera di Marco Garofalo dentro e fuori gli studi televisivi e subito dopo hanno dovuto cominciare a registrare le dichiarazioni di questo o di quel personaggio che ha deciso di spendere due parole per il coreografo che a lungo ha combattuto una malattia che non gli ha lasciato alcuno scampo.

Il messaggio di Sonia Bruganelli

Insofferente a quest’ondata di popolarità post mortem che si sta concentrando sulla figura del coreografo, Sonia Bruganelli è sbottata senza mezzi termini sul proprio account Instagram, smascherando in qualche modo la “vicinanza di cortesia” che molti ex colleghi ed ex alunni di Marco sembrano manifestare quando ormai è troppo tardi.

Bello vedere quanto affetto ci sia ora sui social per Marco Garofalo. Se fosse riuscito a sentirlo mentre era ancora in vita sarebbe stato felice… molto

Con il suo messaggio la Bruganelli lascia intendere che per l’ultimo periodo della sua vita Garofalo si sia sentito dimenticato e solo, e che un po’ di sincero sostegno da parte di coloro che oggi si affannano a commemorarlo, sarebbe stato forse efficace quanto l’assistenza medica di cui Garofalo aveva bisogno.

morte di marco garofalo

Il ricordo di Luca Tomassini

In realtà di recente Maria De Filippi, forse informata sulle condizioni del coreografo e con l’intento di dargli una mano, l’anno scorso aveva invitato lo storico professore delle prime due edizioni di Amici a tornare negli studi per tenere uno stage di danza destinato agli alunni di questa edizione.

Il ballerino Luca Tomassini ha voluto ricordare dopo la sua morte proprio la gioia che aveva provato a condividere di nuovo con l’amico e collega quegli studi in cui assieme avevano costruito buona parte della loro popolarità. I due tra l’altro si erano conosciuti molto prima di approdare in televisione, quando Tomassini, molto più giovane di Garofalo, aveva soltanto 9 anni. Nel suo messaggio Luca definisce il coreografo “pasoliniano”, un aggettivo che descrive bene l’approccio sensuale e completamente insofferente alle limitazioni con cui Garofalo metteva in scena la sua arte.

Scritto da Olga Luce

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