Come riconoscere subito un ritardo mestruale

Il ciclo mestruale può ritardare molteplici cause. Spesso non è una condizione preoccupante, ma in alcuni casi può essere spia di un problema.

Come si può riconoscere un ritardo mestruale e perché il ciclo in una donna può ritardare? Cerchiamo di fare chiarezza su tutti questi punti.

Ritardo mestruale

Il ritardo mestruale può avere molteplici cause. Genericamente, si dice che un ciclo mestruale dura 28 giorni, da iniziare a calcolare dal primo giorno di mestruazione. Quando supera 28 giorni, si inizia a parlare di ritardo. Vi sono, però, delle donne che hanno un ciclo superiore ai canonici 28 giorni, senza che questo sia una spia di qualcosa che non va. Se il ritardo mestruale è sporadico, generalmente non ci sono motivi per pensare ad uno squilibrio.

Se, invece, il ritardo appare sempre, è meglio iniziare a pensare di consultare un ginecologo, per poter fare meglio chiarezza sulla situazione. Il ginecologo, attraverso la classica visita medica di routine, potrà dirvi con certezza quale può essere la causa del mancato arrivo delle mestruazioni.

Motivi ritardo ciclo

Tra i motivi del ritardo del ciclo prendiamo in considerazione per prima cosa una gravidanza. Per sapere se siamo incinte, è necessario sottoporsi al test di gravidanza. Una volta eliminata questa possibilità, si può iniziare a pensare ad altre cause. E’ noto, ad esempio, che lo stress intenso possa andare ad influenzare il flusso mestruale, nella sua intensità, comparsa e durata. Anche squilibri nell’alimentazione possono essere una causa di ritardo. In casi di anoressia, ad esempio, scompare subito il ciclo mestruale. Ciò può succedere anche in caso di bulimia, oppure di malnutrizione.

Altre cause possono riguardare la sindrome dell‘ovaio policistico, che rappresenta forse la causa maggiore di ritardi nel ciclo di una donna. Si tratta, infatti, di una patologia che interessa circa il 10% delle donne in età fertile. Esistono, poi, casi di malattie croniche, che hanno come effetto la scomparsa del ciclo mestruale: la tiroide, ad esempio, va ad influenzare le mestruazioni.

Anomalie a questa ghiandola possono portare a ritardi o squilibri del ciclo mestruale. Per sapere, in genere, come comportarsi nell’ambito di un ritardo del ciclo, è necessario chiedere consiglio ad un medico, meglio se ginecologo, che potrà anche escludere casi di malattie o anomalie. Alcune malattie sessualmente trasmissibili possono avere come effetto il ritardo del ciclo, così come la presenza di polipi, fibromi o cisti ovariche. Anche il pap test ci può dare delle informazioni in più, come ad esempio per escludere la formazione di tumore al collo dell’utero.

Di quanto può ritardare il ciclo

In condizioni normali, il ciclo ritarda di qualche giorno. Ci sono, però, dei casi in cui si può arrivare addirittura a 15 giorni di ritardo, ad esempio nei casi di ovaio policistico. Poiché, però, ogni donna è a sé, non vi sono delle regole specifiche per dire quanto può ritardare il ciclo, ma si possono solo fare dei calcoli in linea di massima. In genere, si considera normale un ciclo mestruale che va dai 24 ai 36 giorni.

Scritto da Erika Vettori

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