Pubalgia uomo: dolore al testicolo. Cosa fare

Cerchiamo di capire cosa sia la pubalgia e come si manifesta. Vediamo cosa fare per trattare questo problema nell'uomo e quali sono i rimedi adatti.

La pubalgia si presenta come una infiammazione o una mioentesite che colpisce l’area del pube, da cui prende il nome e i muscoli ad esso interessati, ovvero gli adduttori, gli addominali, la piramidale e il pettineo. E’ un tipo di disturbo che colpisce soprattutto gli atleti, tra cui calciatori, corridori, ciclisti, giocatori di hockey e anche le ballerine.

Solitamente questo tipo di patologia colpisce anche una donna su dieci durante il periodo della gravidanza. L’aumento del volume dell’utero, la posizione del bambino e l’aumento del peso sono alcune delle possibili cause per cui può nascere questo tipo di disturbo.

I sintomi sono spesso fastidiosi e danno vita a diversi dolori, ognuno diverso e intenso e porta anche un po’ di bruciore che interessa la parte inguinale, oltre a quella del pube e dell’interno coscia. E’ una patologia in cui coloro che praticano sport e devono usare soprattutto gli arti interiori possono esserne soggetti. Il dolore va da una sensazione di fastidio, ma anche intenso in cui fare le normali attività quotidiane come salire le scale o scendere dal letto diventa difficile e complicato.

Che cos’è la pubalgia al testicolo

La pubalgia al testicolo è un tipo di infiammazione che colpisce l’area inguinale e addominale. Un tipo di disturbo che può limitare molto la persona nelle attività e nello sport. Una persona affetta da pubalgia, soprattutto uno sportivo, dovrà sospendere qualsiasi attività sportiva finché non è stato dichiarato sano e può tornare a fare sport e praticare attività fisica.

E’ un tipo di patologia che colpisce soprattutto gli sportivi e solitamente in ospedale non si incontrano persone affette da questo disturbo se non sono sportivi o atleti. Il dolore può partire dalle parti basse, quindi il perineo, il pene, l’anca e la zona interna della coscia. I muscoli e i tendini colpiti sono i seguenti:

  • addominale obliquo esterno;
  • addominale obliquo interno;
  • pettineo;
  • adduttore breve;
  • adduttore lungo;
  • adduttore grande;
  • gracile.

A volte la patologia può essere cronica e quindi la persona affetta, solitamente un atleta, rischia di compromettere la sua carriera agonistica per sempre. Per questa ragione, è bene fare attenzione e seguire in maniera scrupolosa ciò che dice il medico.

Da cosa dipende la pubalgia

E’ un tipo di patologia che colpisce soprattutto le persone che praticano sport e i cui movimenti interessano soprattutto l’osso pubico. Le cause della pubalgia possono essere diverse, ma tra le maggiori vi sono le seguenti:

  • Un movimento violento o aggressivo che produce una lesione agli adduttori, agli addominali obliqui o nella struttura miofasciale;
  • Un’entesite tendinea dei muscoli sopracitati;
  • Un’artropatia degenerativa della sinfisi pubica;
  • Una contrattura del muscolo ileopsoas;
  • Una infiammazione della branca pubica dovuta ad un trauma;
  • Un’avulsione dei tendini adduttori;
  • Un’anomala inserzione degli adduttori o del retto dell’addome.

I sintomi della pubalgia inguinale

Tra i sintomi, vi è il dolore che interessa sopratttutto l’area intorno al pube. Il dolore può essere di diverso tipo:

sordo: un fastidio che lo stesso paziente non riesce bene a capire di cosa si tratti. Un dolore che si sviluppa nell’interno coscia soprattutto la mattina appena svegli o quando si comincia a fare qualche attività sportiva;

Cronico: maggiormente persistente. Necessita di riposo e il dolore è atroce;

Acuto: un dolore molto forte che si avverte non solo nell’area inguinale, ma anche nell’interno coscia e a volte arriva anche nella zona lombare della schiena.

I sintomi sono simili a quelli di una ernia e per questa ragione è bene fare immediatamente una lastra o recarsi dal proprio medico per capire subito di cosa si tratta e cominciare la terapia.

Scritto da Simona Bernini

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