Arriva Muzing App: il nuovo Tinder dei musei

Si chiama Muzing ed è la nuova app, simile nel funzionamento a Tinder, con cui fare nuove amicizie e andare insieme a musei ed eventi di cultura.   

“Lovers end art lovers united” questo il manifesto della nuova applicazione Muzing, nata per far conoscere persone che amano andare ai musei.

Muzing App

Denominata, da tutti, la Tinder della cultura, la nuova app è nata come una vera e propria missione. Il team di Culturaliv, azienda francese, ha incaricato lo statunitense Timothy Heckscher e i suoi colleghi francesi Aurélie Hayot e Fabien Brossier, di creare e lanciare l’app che ti permette di trovare nuovi compagni di cultura creando una vera e propria community di appassionati. Si, perché ciò che fa la differenza rispetto a una semplice dating app è il tema culturale, mission degli stessi creatori che affermano “Il ruolo dei musei nella nostra società va valorizzato”.

Utilizzata già in Francia, a Londra e a New York, Muzing sbarca in Italia. Muzing si propone di fare leva sulla voglia delle persone di condividere la passione per l’arte e la cultura, incrementando le adesioni ai musei e magari spingendo nuovi consumatori a farne parte. Ammirare un Monet o un Picasso, anche per un profano dell’Arte, potrebbe essere una vera scoperta.

Muzing App: come funziona?

Muzing è un’applicazione facile e intuitiva. Dopo averla scaricata, ed essersi iscritti, inizia il match e la selezione di utenti con profili e attitudini simili alle nostre. L’obiettivo comune? Andare al museo insieme e magari imparare qualcosa in più. Attualmente, il programma delle mostre italiano non è ancora visibile, ma lo sarà presto e le mostre che sono pubblicizzate, più vicine a noi, riguardano la Francia e la Gran Bretagna.

Inoltre, Muzing dà la possibilità ai musei di registrarsi per inserire la propria programmazione: gli utenti, di rimando, possono mettere “like” alle mostre in modo da dare agli altri la possibilità di filtrare le informazioni e avere una sorta di anteprima.

Il Museo Madre di Napoli, che si occupa di arte contemporanea, è infatti la prima istituzione italiana ad approdare su Muzing, il nuovo social network culturale ideato da Timothy Heckscher, che ha dichiarato:

Abbiamo iniziato la nostra avventura italiana con il Madre, una realtà consolidata, riconosciuta a livello internazionale, sia sul piano artistico che su quello della partecipazione e della comunicazione digitale. Far vivere il museo come un luogo di condivisione, promuovere le attività e le mostre in corso coinvolgendo un pubblico sempre più ampio e trasversale, e fornire al pubblico nuove esperienze di visita: questo lo spirito con cui il museo ha aderito alla piattaforma, su cui, dopo la registrazione gratuita, ogni utente potrà creare il proprio profilo, indicare che tipo di modalità di visita predilige, e, attraverso la geolocalizzazione, scoprire gli eventi in corso e conoscere persone nuove attraverso il match con gli iscritti che condividono gli stessi interessi

Scritto da Valentina Russo

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