Morte Nadia Toffa: un cancro per cui la ricerca sta lavorando molto

Nadia Toffa è morta il 13 agosto 2019 a seguito di un tumore al cervello. Una patologia che si conosce poco. Quali sono i sintomi? Quali le cure?

Nadia Toffa è morta il 13 agosto 2019 a seguito di un tumore al cervello. Una patologia che si conosce poco e che è ancora difficile da scofiggere. Nonostante questo, la ricerca sta lavorando molto, sia a livello internazionale che italiano, per cercare riuscire ad abbattere la mortalità di questo tipo di cancro. Quali sono i sintomi? Quali le cure?

Morte di Nadia Toffa: il cancro

Nadia Toffa aveva scoperto di avere un cancro al cervello il 2 dicembre 2017. La sua morte è arrivata il 13 agosto 2019, neanche due anni dopo da quel terribile giorno a Trieste. Del tumore che l’ha colpita si sa poco, nonostante i casi di mortalità aumentino di giorno in giorno. Il cancro cerebrale colpisce il sistema nervoso centrale che è composto da encefalo, suddiviso in cervello, cervelletto e tronco cerebrale, e midollo spinale. Il cervello a sua volta è si divide in emisfero destro ed emisfero sinistro e in lobi, frontale, parietale, occipitale e temporale. Il tumore cerebrale si distingue tra quello che si sviluppa nel tessuto nervoso centrale, che è il cosiddetto primitivo, e quello che invece ha origine in altri organi, che è quello secondario. Infine, bisogna distinguere tra quello che ha origine da cellule gliali, che rappresenta il 40% circa di tutti i casi di tumori cerebrali, e quello non gliali, che non si origina da cellule gliali. Stefania Gori, presidente degli oncologi dell’Aiom (Associazione italiana oncologia medica), ha parlato all’Agi del cancro al cervello, la malattia che ha ucciso Nadia Toffa. La donna ha dichiarato: “Ha avuto un tipo di tumore per il quale la ricerca sta lavorando molto a livello internazionale, ma anche in Italia. Su alcune forme tumorali dobbiamo acquisire ancora maggiori conoscenze, ma anche per queste la ricerca sta avendo notevoli progressi. In generale la ricerca oncologica ha fatto molti passi avanti: il 60% dei pazienti con una diagnosi di tumore ha una sopravvivenza di 5 anni, e per il carcinoma alla mammella e alla prostata la percentuale di sopravvivenza sfiora il 90%”. L’oncologa ha ammesso che su alcune forme tumorali bisogna acquisire ancora maggiori conoscenze, ma la ricerca sta facendo comunque dei progressi molto importanti.

I sintomi del cancro al cervello

I sintomi del cancro al cervello variano a seconda di dove è localizzato e dalle sue dimensioni. In base ai lobi abbiamo: lobo frontale, debolezza e difficoltà a muovere il corpo, disturbi dell’umore e confusione; lobo parietale, paralisi, convulsioni, impossibilità di movimenti complessi; lobo occipitale, problemi alla vista, allucinazioni e convulsioni; lobo temporale, problemi di equilibrio e gestione dello spazio, impossibilità a parlare. Per quanto riguarda il cervelletto, i sintomi portano ad avere difficoltà a mantenere l’equilibrio, gestione di movimenti, forti cefalee, vomito e nausea. Senza creare allarmismi, alcuni sintomi iniziali, come mal di testa o nausea, possono essere sottovalutati perché comuni ad un banale malessere, mentre quelli finali, come convulsioni, difficoltà motoria e disturbi della vista, sono più evidenti e del tutto limitanti per la vita quotidiana. Dopo una prima diagnosi, gli esami da affrontare sono una visita neurologica, risonanza magnetica nuclerare e, per chi non può sottoporsi a questo esame, una tomografia computerizzata.

La cura del cancro al cervello

Per quanto riguarda la cura del cancro al cervello, l’operazione chirurgica sembra essere ancora oggi un’ottima strategia di intervento, anche se non è applicabile a tutti i casi. Oltre all’asportazione della massa tumorale, i medici prescrivono radioterapia e chemioterapia a seconda della tipologia e del paziente stesso. L’intervento chirurgico, in generale, serve a ridurre la pressione che il tumore esercita all’interno del cranio e a diminuire così i sintomi, ma permette anche un’esatta diagnosi della massa e, di conseguenza, una pianificazione di una terapia specifica. La radioterapia si aggiunge all’operazione con l’obiettivo di ridurre il rischio di recidiva. Può essere usata da sola o in associazione alla chemioterapia. Di solito insieme sono riservate ai tumori che mostrano una certa aggressività. Il cancro al cervello rappresenta circa l’1,4% del totale delle diagnosi tumorali. Secondo le stime, il rischio di morire di tumore al cervello è del 4% e l’incidenza di questa malattia è in crescita, mentre la mortalità sembra essere in diminuzione.


Scritto da Fabrizia Volponi

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