Morte Nadia Toffa, autore Le Iene: “Sapeva che sarebbe finita così”

Nadia Toffa è scomparsa il 13 agosto. L'autore de Le Iene ha rivelato che lei sapeva fin dall'inizio che sarebbe morta

Nadia Toffa è morta il 13 agosto 2019 e il 16 si sono svolti i funerali nella cattedrale di Brescia, sua città natale. L’autore de Le Iene, programma nel quale lei lavorava dal 2009, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero e ha raccontato tutta la verità sul cancro al cervello che ha colpito l’indimenticabile ‘iena’ bionda.

Morte Nadia Toffa: la verità

Davide Parenti, autore de Le Iene, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero e ha parlato della morte di Nadia Toffa e dei suoi ultimi due anni a lavoro. L’uomo ha confessato che l’indimenticabile ‘iena’ biona, fin dalla scoperta della malattia, ha avuto la consapevolezza della morte. Parenti ha dichiarato: “Sono contento che così tanta gente le abbia voluto bene, se lo meritava. È una cosa che fa bene a tutti. Anche a chi, durante questo anno e mezzo di malattia, le è stato vicino. Soffrivamo il fatto che lei soffrisse. È stata bravissima a portare avanti tutto, nonostante gli attacchi e le operazioni, ma è difficile stare vicino a una persona che ha il destino segnato. E Nadia lo sapeva. È andata avanti lo stesso, ha condotto il programma sapendo che sarebbe finita così”. Parenti ha svelato che la Toffa era consapevole del fatto che sarebbe morta ma che, nonostante tutto, è andata avanti con il sorriso. Una notizia che non ci aspettavamo, soprattutto considerando la forza con la quale ha lottato in questo periodo. L’autore de Le Iene ha aggiunto: “Questa era la cosa drammatica. Era su di morale, era la più up di tutti, ma fra di noi sapevamo come sarebbe finita la vicenda. Però lei aveva una parola di entusiasmo per tutti, anche per i compagni di conduzione quando facevano le prove”. Questo particolare non fa altro che confermarci che Nadia era una persona unica. Quanti al suo posto avrebbero reagito con lo stesso atteggiamento? Una donna innamorata della vita, che non si è arresa neanche quando ha scoperto che questa sarebbe finita proprio a causa del “bastardo”.

Il racconto di Parenti

Nonostante il cancro al cervello, le terapie e gli interventi, Nadia ha continuato a lavorare. Come mai questa scelta? Parenti ha dichiarato: “Il fatto che lavorasse l’ha tenuta in vita più di quanto la malattia le potesse permettere. È una malattia spietata. Quando ti dicono che hai quella cosa, in quel posto, e di quel tipo, basta che guardi su internet per leggere che hai al massimo dieci mesi. Lei ne ha fatti venti. Ovviamente sono stati bravissimi i suoi dottori, capaci di allungarle la vita con le giuste cure. Ma aver continuato a lavorare, avere un appuntamento cui tornare, un impegno con il pubblico, era per lei una delle ragioni per continuare a vivere”. Grazie al suo lavoro, la Toffa è riuscita a sopravvivere più di quanto i medici le avevano prospettato, ma Parenti ha ammesso che le ultime dirette de Le Iene non sono state affatto semplici. L’autore ha rivelato: “È arrivata sfinita alla fine della stagione. Durante le ultime puntate faceva fatica anche a camminare. Eppure veniva, e faceva i balletti. Qualcuno sui social si è accorto della sua difficoltà. Ma lei comunque faceva tutto. Non è riuscita a venire solo all’ultima puntata, le altre le ha fatte tutte. Purtroppo le sue condizioni si sono aggravate proprio all’ultimo. Se fossimo riusciti a chiudere insieme avremmo forse potuto, in qualche modo, ricominciare con meno difficoltà. Ma così è stata una cosa che ci ha piegato le gambe”. La morte di Nadia ha sconvolto quanti l’hanno sempre amata e apprezzata e la folla arrivata a Brescia per il suo funerale non fa altro che confermarlo.


Scritto da Fabrizia Volponi

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