Morgan dopo lo sfratto: “Giudice sbruffone, ora vivo tra gli insetti”

Morgan continua a lanciare accuse gravissime al giudice che gli ha imposto lo sfratto, e lo fa da uno sgabuzzino di China Town.

Morgan continua ad accusare la giustizia per i suoi guai con il fisco italiano. Lo sfratto dalla sua casa – museo è stato un colpo durissimo per l’artista, che oggi afferma di vivere in condizioni igieniche disastrose e di non riuscire più a fare musica. Quanto ci sarà di vero?

Morgan: “La mia casa a un mitomane”

Morgan aveva accumulato tanti debiti con il fisco da costringere il giudice che aveva preso in esame il suo caso a dichiarare lo sfratto esecutivo del cantante dalla sua casa, affinché la casa stessa potesse essere messa in vendita. Morgan ha tentato con tutte le sue forze di non lasciare la casa – museo in cui aveva raccolto moltissimi cimeli e che era diventato il suo buen retiro. Purtroppo, nonostante il rinvio dello sfratto a seguito di un malore del cantante, il giorno in cui Morgan ha dovuto arrendersi alla legge italiana è arrivato e, da allora, Morgan non si è più ripreso.

Secondo il cantante, che ha accusato diverse persone di quello che gli stava capitando (primo tra tutti il suo fiscalista, quindi la sua ex moglie Asia Argento), la sua preziosa casa sarebbe stata venduta a un mitomane, il quale avrebbe fatto di tutto pur di accaparrarsi gli oggetti personali e la residenza di Morgan. Il cantante non ha poi tollerato che la sua proprietà venisse “svenduta” a soli 200.000 Euro nonostante il fatto che – secondo le sue stime – avesse un valore di mercato pari ad almeno 700.000.

Quest’ultimo dettaglio sembra essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha portato Morgan sulla soglia dell’esaurimento artistico e personale.

“Un giudice sbruffone”

Morgan, nella sua furia completamente cieca, ha cominciato a puntare il dito anche contro il giudice che ha pronunciato la sentenza e che, di fatto, lo ha buttato fuori dalla sua casa. Secondo il cantante, il giudice in questione si sarebbe accanito contro di lui e, inoltre, avrebbe un piacere particolare ad accanirsi contro le persone che sono sul punto di perdere la casa. In una recente dichiarazione radiofonica le parole del cantante sono state pesantissime:

C’è un giudice che è il paladino degli sfratti. Peggio del giudice della canzone di De Andrè, che diventa giudice solo per poter mandare al patibolo la gente. I giudici dovrebbero giudicare, lo dice la parola stessa. Prendi una questione, ne valuti gli aspetti, pesi e capisci cosa pesa di più. Non fai a priori tutto. Il giudice che ho incontrato io non è un giudice, è uno che non si sa perché è lì, è uno sbruffone. Dovrebbe sfruttare l’occasione per fare veramente il suo lavoro e pensare, ma evidentemente non ce la fa. Ora manderà tutto al macero.

“Vivo tra gli insetti a China Town”

Tra le cose che Morgan sta dicendo in questi ultimi mesi, una in particolare è destinata a rimanere impressa nella mente di molti. Le affermazioni che seguono sono state pronunciate dal cantante durante la sua partecipazione alla trasmissione I Lunatici, su Radio 2:

Sto molto male, non sono più lo stesso. Uno non ci pensa, ma quello che mi è successo equivale a uno stupro. È identico […] Ora sono in uno sgabuzzino a China town a Milano, con un sacco di insetti. Non sto più lavorando, prima facevo un sacco di cose, ora non faccio più niente.

Quanto affidamento si può fare sulla veridicità delle parole di Morgan? Vittorio Sgarbi non gli aveva offerto una sistemazione stabile all’interno di una villa?

Scritto da Olga Luce

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