L’infiammazione del gomito, nota anche come “gomito del tennista”, cos’è, quali sono le sue cause e come si può curare

L'infiammazione dei tendini, conosciuta come gomito del tennista, è un disturbo molto dolente causato da movimenti errati o continua ripetizione.

L’epicondilite, meglio conosciuta come gomito del tennista, è una problematica infiammatoria potenzialmenteché colpisce chi svolge azioni ripetitive con mano, polso e avambraccio. Questo problema osteoarticolare può essere prevenuto adottando determinate precauzioni.

Definizione di Epicondilite

L’epicondilite si manifesta con un dolore intenso, localizzato nella zona esterna del gomito. Si tratta di un dolore che inizia inaspettatamente e amplifica con i movimenti del braccio, durante l’attività fisica, il lavoro o le faccende di casa.

Quando si manifesta, questo disturbo può essere debilitante per alcuni giorni.

In particolare, il gomito del tennista è un’infiammazione dei tendini che collegano l’omero al gomito. Insieme a questo, possono verificarsi anche microlesioni nel tessuto di uno o più di questi tendini, causate dal loro sforzo ripetuto, eccessivo o non corretto.

Origine

Come abbiamo già detto, l’origine dell’epicondilite riguarda un’eccessiva sollecitazione dell’articolazione, le ripetute microlesioni dei tendini che possono derivarne e il conseguente fenomeno infiammatorio.

Il dolore più severo si verifica quando si ruota l’avambraccio con il palmo verso l’alto o con il movimento inverso, ovvero ruotando il palmo della mano verso il basso. L’epicondilite, o gomito del tennista, è così denominata perché questi sono i movimenti tipici di chi pratica tennis.

La comparsa di questa infiammazione è più possibile quando il movimento, oltre che ricorrente, è anche associato a un sovraccarico, come ad esempio tenendo in mano un oggetto pesante o facendo forza per spostare qualcosa. Il dolore può anche derivare da una sollecitazione rapida o violenta, come quella associata alle risposte nel gioco del tennis.

Soggetti a rischio

Le persone che sono maggiormente esposte all’epicondilite sono quelle che ripetono movimenti con un’intensità e per una durata superiori alla capacità di tolleranza delle strutture articolari. Per tanto, l’epicondilite è una condizione infiammatoria che può interessare chiunque, indipendentemente dal sesso e dall’età. Di solito, però, sono maggiormente colpiti gli adulti tra i 30 e i 50 anni.

Contrariamente a quanto si possa immaginare, non sono gli atleti professionisti a soffrire di questa infiammazione, ma gli amatori che eseguono movimenti non ben calibrati e poco ergonomici. L’epicondilite può anche colpire chi pratica come professione idraulico, falegname, meccanico, decoratore, elettricista, operatore di precisione e orologiaio, macellaio, casalinga e chi svolge servizi di pulizia. Anche chi lavora in ufficio, soprattutto se mantiene una postura scorretta, non è immune da questa patologia.

Identificazione e terapia

Per ottenere la conferma della diagnosi dell’epicondilite, una valutazione medica è sufficiente.

Per attenuare l’infiammazione e il dolore, è consigliabile limitare o interrompere l’attività che ha portato all’insorgenza dell’epicondilite fino a quando i sintomi non siano completamente scomparsi. È necessario avere pazienza e dare al tendine il tempo di auto-riparare le microlesioni e di rinforzarsi. La guarigione può essere anche favorita attraverso la fisioterapia.

Lascia un commento

Istruzioni su come raggiungere un sedere ideale attraverso l’alimentazione e gli esercizi fisici

Soluzioni e cure per l’epidermide combinata

Leggi anche
Contentsads.com