Fabrizio Frizzi, la rivelazione di Giletti dopo la morte

Massimo Giletti rivela una drammatica verità sulle condizioni di salute di Fabrizio Frizzi. L'amico del presentatore era uno dei pochi a conoscerla.

Massimo Giletti ha rilasciato una commossa dichiarazione ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento sulla morte di Fabrizio Frizzi. Giletti ha spiegato di essere una delle poche persone realmente informate sullo stato di salute del presentatore e ha anche accennato ai motivi per cui Frizzi non voleva che circolassero troppe informazioni sulle sue condizioni cliniche. Addirittura la Rai non sapeva tutta la verità.

Massimo Giletti: “Sapevo la verità”

Fin da quando era stato colpito dall’ischemia durante la registrazione di una puntata de L’Eredità, Frizzi aveva sempre voluto dare di sé un’immagine battagliera. Il presentatore aveva sempre cercato di fornire alla stampa informazioni incoraggianti e ottimistiche sul suo stato di salute, affermando in più di un’occasione di essere intento a combattere come un leone contro la sua malattia e di star seguendo con estrema attenzione la terapia prescritta dai medici.

Nonostante il fatto che nell’ultimo periodo Frizzi apparisse effettivamente molto giù di tono rispetto alle prime settimane dopo il malore, il presentatore aveva spiegato che, nonostante i momenti di stanchezza e di sconforto, la terapia continuava e che a breve si sarebbe conosciuto il risultato delle cure.

Purtroppo la verità era ben diversa dalla visione positiva che Frizzi tentava in ogni modo di comunicare alla stampa e ai telespettatori. Massimo Giletti, intimo amico di Fabrizio Frizzi fin dai tempi in cui condussero assieme Telethon, ha spiegato di essere tra i pochissimi a conoscenza del fatto che Fabrizio Frizzi con ogni probabilità non sarebbe arrivato a vedere l’estate.

I motivi per cui Frizzi aveva preferito tenere celate anche ai vertici Rai le sue reali condizioni di salute derivavano dalla paura di non poter più lavorare. A quanto pare fino all’ultimo momento Frizzi ha ottenuto dall’attività professionale e dalla vicinanza della sua famiglia la forza necessaria ad affrontare il decorso della malattia a testa alta.

Il ricordo dell’amico

Quando i giornalisti gli hanno chiesto in che modo sperava che Frizzi fosse ricordato, Giletti ha raccontato brevemente un episodio che ritiene estremamente significativo. Quando lui e Fabrizio erano stati chiamati a condurre Telethon in coppia, Frizzi era già un professionista affermato, mentre lui non era che un presentatore agli esordi. Durante la tradizionale foto di rito con tutti gli addetti ai lavori e gli ospiti della trasmissione molti cominciarono a scalpitare per essere fotografati nelle prime file. Frizzi cedette volentieri il posto e finì molto indietro. Giletti lo prese per un braccio e lo trascinò davanti quasi di peso, restituendogli la posizione che gli spettava di diritto e a cui Fabrizio era pronto a rinunciare per non togliere luce e visibilità a coloro che avevano disperatamente bisogno di apparire.

La camera ardente e i funerali

La camera ardente di Fabrizio Frizzi è stata aperta negli studi Rai di Viale Mazzini in maniera da accogliere più persone possibile. Già dalle prime ore del mattino si sono radunate centinaia di persone comuni lungo i marciapiedi e sono stati moltissimi i professionisti dello spettacolo che hanno voluto rendere il proprio omaggio al presentatore scomparso. Tra i principali Orfeo (Direttore Generale della Rai), Rosario e Beppe Fiorello, Max Giusti, Luca Cordero di Montezemolo, Rita Dalla Chiesa e molti altri.

I funerali muoveranno domani dalla Chiesa degli Artisti in Roma.

Scritto da Olga Luce

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