Alice nel Paese delle meraviglie: la bambina che ispirò la fiaba

Alice nel Paese delle Meraviglie esiste davvero: la bambina è stata la protagonista delle favole dell'autore Kewis Carrol. Scopriamo insieme la sua vera storia.

Tutti noi conosciamo la storia di Alice nel paese delle meraviglie: forse, però, non sapete che esiste realmente una bambina che ha ispirato la storia del capolavoro di Lewis Carrol, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson.

La saga di Alice nel paese delle meraviglie

Il vero titolo della storia è Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie. Il romanzo di genere fantastico è stato pubblicato per la prima volta nel 1865. Si tratta di un racconto pieno di allusioni a personaggi, ma anche a poemetti, proverbi e avvenimenti propri dell’epoca.

Attraverso lo specchio

Non tutti sanno che il libro ha avuto anche un seguito, intitolato Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò. Questo è stato scritto, invece, nel 1871. Mentre nel primo libro si parla ampiamente del gioco delle carte, in quest’ultimo si fa più che altro riferimento al gioco degli scacchi. Troveremo, quindi, i protagonisti intenti a giocare a scacchi, contrariamente a ciò che accade nel corso della prima storia. Anche questo racconto è pieno di allusioni, proverbi, poemetti e ammonimenti vari.

La vera Alice

Non tutti sanno che la bambina Alice è esistita davvero. Viaggiamo indietro a prima del 1862, data della pubblicazione del primo romanzo della saga. Dogson, autore del libro, si stava occupando delle tre sorelle del suo amico Harry: una di esse, che aveva dieci anni, si chiamava proprio con il nome di Alice. Questa esperienza lo potrò a raccontare una storia alle bambine prima di andare a dormire, immaginandosi di essere in barca. La protagonista della sua storia era proprio la piccola Alice.

Prima versione del racconto

Alle fine, su richiesta dello stesso amico Harry, gli venne chiesto di mettere per iscritto questa bella storia, cui venne dato il nome di Alice Underground, prima versione della fiaba. Innanzitutto, com’è possibile da immaginare, si tratta di un viaggio proprio sotto terra, nei territori misteriosi dei sogni e dell’inconscio. Questa prima versione mantiene alcuni aspetti anche della seconda ma, chiaramente, la storia è stata poi ampliata, fino ad arrivare a ciò che anche noi conosciamo. Il racconto, altro non è che una vera e propria allegoria.

Alice nel Paese delle meraviglie oggi

Vennero aggiunte alcune situazioni dallo stesso scrittore, al fine di rendere la storia più articolata possibile. Nella storia che noi conosciamo, i capitoli sono ben 12. Alla fine, con lo pseudonimo di Lewis Carrol, il reverendo Dogson pubblicò la storia che ebbe successo in tutto il mondo. Il libro di Alice nel paese delle meraviglie è ormai storia.

La storia suscita ancora fascino nei giovani lettori e sceneggiatori che hanno realizzato film per il cinema su questa storia. Il più conosciuto, anche se piuttosto diverso dalla storia originale, è senza dubbio quello animato della Disney.

La bambina che ha ispirato la fiaba, quindi, abbiamo visto che è reale. Appartiene davvero ai ricordi legati all’infanzia di Dogson, che poi ha utilizzato lo pseudonimo di Lewis Carrol per scrivere la fiaba che ormai tutti conosciamo molto bene: Alice nel paese delle Meraviglie.

Scritto da style24redazione

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