addio ai tre ragazzi israeliani

Il giorno più difficile, per Israele, è stato quello dell’addio ai suoi tre ragazzi rapiti e uccisi.

Israele ha seppellito i suoi tre ragazzi e adesso dovrà soppesare risposta allo scenario che si è aperto in seguito alla loro tragica uccisione.

Si ritiene che i tre ragazzi, affettuosamente soprannominati “figli”, siano stati rapiti e uccisi in Cisgiordania da una cellula di Hebron legata ad Hamas.

La decisione che dovrà essere presa non sembra per nulla essere facile.

A far parlare di questo tipo di difficoltà è stata proprio la prima riunione del Gabinetto di sicurezza che, a pochi giorni dalla morte dei tre israeliani, ha registrato la diversità tra le varie anime del governo di Benyamin Netanyahu.

Per Benyamin Netanyahu si tratta di dover trovare il punto di incontro tra le molte diversità delle anime del governo.

Benyamin Netanyahu ha comunque ribadito che la prima missione dovrà essere quella di raggiungere tutti gli assassini; non dovrà mai calare l’attenzione fino a quando anche l’ultimo degli assassini non sarà assicurato alla giustizia.

Sarà il gabinetto a dare attuazione agli ordini e obiettivi posti da Benyamin Netanyahu, anche se le posizioni in seno all’esecutivo appaiono diverse.

Per Benyamin Netanyahun si apre anche il difficile compito di bilanciare e trovare punto di consenso per una scelta compatta da poter votare.

Scritto da Valeria Abate

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